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    2 Novembre 2011
    <strong>CALCIO</strong> <em>I professionisti</em>. Antonio Rizzo riparte da Cosenza: &laquo;Mi rimetto in gioco&raquo; <br />

     di ALESSANDRO FERRI

    CIVITAVECCHIA -Antonio Rizzo riparte da Cosenza. Il terzino civitavecchiese (classe 81) ha lasciato la Reggina in serie B dove fin non aveva trovato spazio per cercare un nuovo rilancio in serie C1, campionato in cui è stato protagonista lo scorso anno a Ravenna, ma anche in passato a Gubbio (tre stagioni), Firenze e poi a La Spezia, Perugia e Cremonese, piccola parentesi lo scorso anno prima di passare al Ravenna. Prima di trasferirsi a Cosenza era – come detto – alla Reggina, dove nel 2008 aveva firmato un quadriennale ma per diverse vicissitudini non è riuscito mai a scendere in campo con la maglia amaranto pur disputando due anni fa la preparazione per il campionato di serie A. Lo abbiamo intervistato, i suoi propositi.

    Anche quest’anno a Reggio non è stata la volta buona ?
    «Si era creata una situazione abbastanza particolare con la società e poi non avevo un ottima sintonia con il mister Atzori».
    Ha giocato in diverse squadre, qual è quella dove è riuscito a mettersi più in gioco?
    «Sicuramente l’esperienza in serie B con la Fiorentina, nonostante ho avuto poco spazio ma il salto di categoria l’ho sentito e mi ha fatto un certo effetto».
    L’anno scorso a Ravenna. Come si è trovato?
    «Era un gruppo fantastico, ottimo feeling con il mister Vincenzo Esposito e soprattutto un ambiente tranquillo senza molte pressioni: l’ideale per far bene».
    A Ravenna è dovuto rimanere fuori dai campi per un po’ di tempo?
    «Si, ho avuto un brutto infortunio al piede che mi ha lasciato fuori per 4 mesi, nonostante il recupero ho avuto difficoltà a riprendere la forma, ma ho fatto in tempo per giocare i play off «.
    Ora a Cosenza la situazione com’è?
    «Sono appena arrivato, non sapre. Ma comunque sono venuto qui per rimettermi in gioco con una squadra che cercherà fino alla fine del campionato di ottenere ottimi risultati».
    L’allenatore?
    «Da come ho notato anche il mister Toscano deve ancora ambientarsi dato che è subentrato a Somma che si è dimesso la scorsa settimana quindi ancora deve prendere le redini della squadra».
    I compagni come sono?
    «Molti già li conoscevo e prima di venire qui a Cosenza mi hanno chiamato per invogliarmi a trasferirmi, un giocatore che non conoscevo era Stefano Fiore (l’ex Lazio, Udinese, Parma, Montova che ha partecipato anche agli Europei con la Nazionale, ndr) che mi ha impressionato subito dal primo allenamento».
    Ha mai avuto problemi con i tifosi?
    «No assolutamente anzi l’anno scorso a Ravenna nel periodo che ero infortunato ogni volta che uscivo dallo stadio le persone mi fermavano e mi chiedevano come stavo e quando rientravo».
    Ha mai trovato un attaccante che l’ha messa in difficoltà e che l’ha impressionata?
    «Ho giocato contro molti calciatori, in diverse occasioni mi sono trovato attaccanti più veloci e più bravi tecnicamente di me ma grazie ai miei compagni e alle mie qualità sono quasi sempre riuscito a cavarmela».
    Per quanto riguarda la vita fuori dallo spogliatoio?
    «Benissimo, ora sto trovando casa e la mia famiglia ancora deve raggiungermi, appena mi sarò sistemato verranno qui con me».
    Le è rimasto un po’ di rammarico per non aver indossato una maglia nella massima serie?
    «Direi proprio di si, penso che sia una svolta per qualsiasi giocatore ambire alla massima serie, anche se avevo avuto la possibilità di un contatto ma come al solito solo voci di mercato, ma spero di continuare la mia esperienza calcistica ancora per diversi anni, nel calcio mai dire mai magari una chiamata potrebbe arrivare, bisogna essere sempre ottimisti».