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    Sport
    2 Novembre 2011
    <strong>CANOTTAGGIO</strong>. L'Azzurra vince con la morte nel cuore per&nbsp; Cristina Mencarelli

     di RICCARDO VALENTINI

    CIVITAVECCHIA -Quando ci si trova a dover parlare di tragedie così grandi è sempre difficile trovare le parole esatte, una formula che non offenda o non tocchi i sentimenti di coloro che stanno soffrendo. La prematura scomparsa di Cristina Mencarelli, 16 anni, si fa sentire anche nel mondo del canottaggio, sport praticato dalla giovane civitavecchiese. Commosse le parole di Mauro Guglielmi, al termine della regata nazionale di fondo di Roma, disputata il 9 gennaio scorso: «All’arrivo del mio quattro di coppia al termine dei 6 km, ho alzato le mani al cielo ma non era un gesto in segno di vittoria e per questo non me ne voglia Giovanni Calabrese e compagni, sorpassati proprio sull’arrivo. Il mio gesto era un saluto per Cristina che sicuramente da lassù stava guardando la regata. Insieme a me sull’equipaggio, che era un misto fra Azzurra (Luca Dell’Elice), Tirrenia Todaro (Andrea Petracci) e Canottieri Roma (Paolo Soda), c’era la voglia di vincere perché Cristina è entrata nel cuore di tutti i canottieri italiani. Ho ricevuto il cordoglio da esportare alla famiglia, da parte di tutta l’Italia remiera».
    Sfortunate invece le ragazze dell’Azzurra femminile (Michela D’Amico, Paola Peris, Barbara Paladini e Stena Stefani) le quali hanno perso numerosi secondi per un contrattempo al remo, arrivando in questo modo solamente terze. L’oro sembrava essere un obiettivo alla portata per le ragazze, rimaste malinconicamente con l’amaro in bocca. Prossimo appuntamento previsto per questa domenica al Salaria sport village per il campionato regionale indoor rowing.