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    Società
    2 Novembre 2011
    Studenti del Marconi ospiti al Parlamento

     di SONIA BERTINO

    CIVITAVECCHIA – Rendere partecipi i giovani delle dinamiche politiche che investono il nostro Paese. Visitare quei luoghi del potere che sembrano così distanti dalla quotidianità. Instaurare un rapporto diretto tra comuni cittadini e i piani alti del potere.
    Queste le motivazioni su cui si regge l’iniziativa promossa dall’Ufficio per le Politiche Giovanili, rappresentato da Simona Galizia, in accordo con il sindaco Gianni Moscherini e il preside dell’Istituto Marconi, Mario Guida, sostenuto da alcuni insegnanti (le professoresse Baldoni, Andreoli, Fiaschetti e Mignanti).
    Il progetto è già partito il 20 gennaio con una visita guidata al Senato e continuerà il 28 febbraio alla Camera.
    Nell’occasione cinquanta studenti hanno potuto e potranno continuare a porre domande alle alte cariche dello Stato per comprendere direttamente sul campo quanto appreso tra i banchi di scuola.
    «Si tratta di una grande iniziativa – ha commentato il sindaco Moscherini – che permetterà agli studenti dell’istituto Marconi di visitare i luoghi del potere» grazie anche all’aiuto concesso dall’onorevole Mario Valducci.
    Il primo passo per la realizzazioni di progetti più significativi – quello lanciato dal Comune – come ad esempio la possibilità di prendere parte a scambi interculturali «già attivi in alcuni Paesi Esteri come ad esempio la Gran Bretagna».
    Ma non è tutto. Quest’anno le Istituzioni comunali – aiutati dal coinvolgimento di alcuni parlamentari europei – cercheranno di regalare a tutti i futuri diplomati (e non più solo a otto di loro) un viaggio all’interno del Parlamento Europeo a Bruxelles «perché è importante guardare all’Europa, conoscere i diversi stili di vita e cultura. Ad oggi, nell’era della globalizzazione – ha continuato il sindaco Moscherini – lo sviluppo socio economico del nostro Paese non dipende soltanto da noi italiani, ma è strettamente legato alle dinamiche socio economiche e anche culturali delle altre Nazioni».