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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Stupro di gruppo: in aula la perizia del professor Mastronardi

    MONTALTOMONTALTO DI CASTRO – Udienza preliminare presso il tribunale per i minorenni di Roma, per gli otto ragazzi di Montalto di Castro accusati di violenza sessuale ai danni di una loro coetanea di Tarquinia. Dopo lo slittamento dello scorso gennaio, domani, venerdì 15 maggio, tornano tutti in aula a seguito del fatto accaduto la notte tra il 31 marzo e il primo aprile 2007, nella pineta della Marina di Montalto di Castro. Un episodio sul quale ha indagato la polizia del commissariato di Tarquinia. L’accusa parla di stupro ai danni di una minorenne, avvenuto durante una festa di compleanno, mentre per la difesa la ragazza sarebbe stata consenziente. Alcuni dei legali difensori, alla presenza del pm Roberto Thomas, titolare dell’inchiesta, presenteranno oggi al gup una perizia di parte eseguita dal professor Mastronardi, noto psichiatra infantile e docente alla Sapienza di Roma. Una consulenza in base alla quale emergerebbe un profilo dei ragazzi adeguato a sostenere una ennesima richiesta di ‘’messa in prova’’, vale a dire la possibilità di sospendere il processo per dare l’opportunità ai giovani di essere sottoposti ad un progetto di reinserimento sociale, che per questo tipo di reati è fissato a tre anni. Già lo scorso novembre gli avvocati chiesero la ‘‘messa in prova’’ per gli assistiti, in virtù anche delle dichiarazioni degli stessi giovani che avevano espresso pentimento per l’intera vicenda, comprendendo la gravità del fatto. Gli assistenti sociali che avevano seguito i ragazzi per oltre un anno, manifestarono però l’impossibilità di completare il lavoro sui giovani, anche a causa dell’evento mediatico sviluppatosi attorno alla vicenda. La cosa scatenò scontri verbali con gli avvocati difensori che invece rimarcarono che tutti gli otto imputati avevano seguito il corso di recupero sociale con diligenza e profitto. Il giudice, tuttavia, rigettò le richieste della messa in prova. Da allora, le cose sarebbero cambiate di molto. Anche i servizi sociali questa volta avrebbero stilato una relazione positiva. Da parte della difesa la posizione è unanime : meglio evitare un lungo processo, per i giovani ma anche per la stessa ragazza. Del resto i ragazzi, alla vigilia dell’udienza preliminare si sono detti pronti a mettersi al servizio della comunità per dimostrare di aver capito l’errore fatto e di proseguire nel modo più idoneo il percorso di recupero. Del resto l’episodio in questione è maturato in un particolare contesto amichevole in cui tutti i ragazzi, presunta vittima e presunti stupratori erano minorenni. Nell’udienza odierna si procederà anche alla discussione delle posizioni sulle richieste di giudizio abbreviato. Prevista anche la presenza della ragazza, presunta vittima. Il suo legale, l’avvocato Sciullo, ribadisce che “trattandosi di imputati minorenni noi non possiamo fare nulla. Non possiamo costituirci parte civile. Ci limiteremo ad ascoltare la relazione da parte dei consulenti”. Rammarico della ragazza per l’assenza di esternazioni di scuse e pentimenti da parte dei ragazzi. La giovane tarquiniese da quel giorno ha comunque manifestato una serie di problemi. Dopo una prima decisione di proseguire gli studi e di trasferirsi a Roma è tornata a Tarquinia, dove attualmente svolge l’attività di commessa.