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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Stupro di gruppo, processo rinviato ad ottobre

    MONTALTO DI CASTRO – È stata rinviata al 19 ottobre, per difetto di notifica, l’udienza preliminare fissata per lo scorso 6 luglio davanti al Gup del tribunale dei minori di Roma a carico degli otto ragazzi di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, accusati di stupro di gruppo ai danni di una loro coetanea di Tarquinia, avvenuto la notte tra il 31 marzo e il primo aprile 2007. Gli indagati, durante la precedente udienza preliminare, nel maggio del 2009, ottennero la cosiddetta ‘messa in prova’, un beneficio che prevede la sospensione del processo e l’affidamento dei minori ai servizi sociali dell’amministrazione della giustizia che, anche in collaborazione con i servizi socio-assistenziali degli enti locali, svolgono nei loro confronti attività di osservazione, sostegno e controllo. Alla fine del periodo, in questo caso fissato in 28 mesi, se l’esito viene giudicato positivo, il reato viene dichiarato estinto. La Corte di Cassazione, nei giorni scorsi, ha però accolto il ricorso della procura generale contro il beneficio, riaprendo il procedimento a loro carico, che deve ripartire dall’udienza preliminare. A sollecitare l’intervento della procura generale era stato l’avvocato della famiglia della ragazza, Piermaria Sciullo, a seguito della trasmissione televisiva ‘Domenica 5’ del 25 ottobre 2009, durante la quale un gruppo di compaesani degli imputati li difesero insultando pesantemente la vittima. Il genitore di uno degli indagati, davanti alle telecamere, arrivò a definire il gesto del figlio “solo una ragazzata”. Il legale segnalò che il clima di solidarietà verso gli stupratori non era idoneo a favorire il loro ravvedimento. Tesi accolta dai magistrati. L’altra mattina, il gup Debora Tripiccione ha preso atto che ad uno degli indagati non era stata notificata l’udienza e che uno dei difensori non poteva intervenire perché impegnato in altro processo. Da qui il rinvio al 19 ottobre prossimo.