di VIVIANA SERRA

CIVITAVECCHIA – Il maltrattamento in famiglia, infantile ed il reato di stalking sono una realtà drammatica che solo negli ultimi decenni è andata progressivamente emergendo, diventando oggetto di studio e sensibilizzazione sociale. A tal proposito l’AMI Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani si è attivata per chiarire alcune dinamiche del fenomeno del tutto nuovo per il nostro ordinamento. L’AMI ha promosso una serie di incontri e convegni per sensibilizzare la collettività su questi temi. Titolo del convegno che si è tenuto nel pomeriggio, all’ aula Pucci :“Violenza in famiglia tra diritto e psicologia” . E’ questo, infatti in sintesi anche il tema del convegno si è svolto alla presenza di un folto gruppo di avvocati, ma anche medici, psicologi e semplici curiosi. Il dibattito ha avuto il patrocinio del Comune di Civitavecchia e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia. Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia Antonio Maria Carlevaro e la Responsabile sul territorio AMI l’Avvocato Emilia Riposati hanno aperto i lavori. Interessante l’intervento l’Avvocato Gian Ettore Gassani, Presidente dell’AMI, che ha affrontato un tema molto scottante : “Maltrattamenti in famiglia come riconoscerli e quali riflessioni sulla separazione dei coniugi”. “Un aumento oggettivo dei reati nell’ambito famigliare – ha spiegato Gassani – la famiglia è diventata un vero e proprio campo di battaglia. Per ciò che riguarda i reati di stalking questi spesso, nei centri piccoli non vengono neanche denunciati dalle loro vittime. Donne oppresse e violate che non possono difendersi e vivono nel terrore”. Dal punto di vista civile è stato oggetto di molti spunti, riflessioni e interventi dal pubblico presente l’analisi del Giudice del Tribunale di Civitavecchia il Dottor Marco Dell’Utri, che ha illustrato “la legge 154/2001 Ordini di protezione e tecniche difensive”.