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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Sul Marangone SeL informa la Provincia

    CIVITAVECCHIA – Il gruppo di SInistra, Ecologia e Libertà della Provincia di Roma, guidato dal consigliere Gino De Paolis, ha presentato un’interrogazione all’assessore all’Ambiente Michele Civita e a quello alla Sicurezza Elio Paluzzi per attivare le azioni di controllo necessarie ad individuare le cause della persistente situazione di torbidità dell’acqua e gli eventuali fattori inquinanti del tratto di mare antistante il fosso del Marangone, all’indomani delle molte segnalazioni giunte dai frequentatori della spiaggia. “Ci siamo occupati più volte del problema della balneabilità del nostro litorale – ha spiegato De Paolis – appurando che risulta fra i più inquinati del Paese, ma soprattutto fra i meno utilizzabili d’Italia per la presenza di servitù di tutti i tipi; in questa non invidiabile classifica la nostra città è seconda solo a Caserta, ma paradossalmente a risultare pulito è proprio il tratto di mare preso in questione: ciò si evince dai rapporti ufficiali, nello specifico dai dati dell’Arpa Lazio, che danno per balneabile la parte di costa che va dal molo sud del Porto Riva di Traiano al confine comunale con Santa Marinella, pur confermando un divieto pressocchè totale di balneazione su tutta la costa di Civitavecchia. Nonostante i rapporti ufficiali, che vanno presi con le dovute cautele in quanto spesso hanno presentato evidenti difformità fra loro a seconda di chi li redige – ha aggiunto – e nonostante il fosso del Marangone in questo periodo dell’anno non sfoci nel mare perché in secca, tuttavia anche visivamente si può constatare che quanto sostenuto dai bagnanti corrisponde al vero e pertanto riteniamo opportuno fare chiarezza ed evidenziare eventuali responsabilità. E’ superfluo inoltre evidenziare che, essendo l’acqua elemento dinamico, è assai improbabile che l’inquinamento di in tratto non contagi il tratto adiacente, quindi la fonte eventuale di inquinamento potrebbe anche essere localizzata altrove. Per tutti questi motivi nasce l’esigenza di un’altra interrogazione agli assessori provinciali competenti – dice ancora De Paolis – le leggi vigenti attribuiscono infatti alle Province compiti di tutela e valorizzazione delle risorse idriche, nonché titolarità specifica per la concessione di autorizzazioni agli scarichi di qualsiasi natura. Riteniamo che il tema del mare pulito debba rappresentare, per la nostra città, una costante dell’azione politica e amministrativa in quanto Civitavecchia è una città di mare. A maggior ragione quando vengono fatti investimenti di valorizzazione del litorale. Il Comune di Civitavecchia ha recentemente approvato alcuni progetti finalizzati alla realizzazione di opere di riassetto e riqualificazione della spiaggia del Marangone, oltre alla realizzazione di un accesso al mare dalla via Aurelia per risolvere i problemi di sicurezza e accessibilità. Tale progetto è parte di un finanziamento che comprende anche altri interventi di riqualificazione di altre zone, di 500 mila euro da parte della Regione Lazio, nell’ambito di un finanziamento più consistente di circa 2 milioni e mezzo di euro, sempre riferito alla stessa tipologia di intervento sulle zone costiere. Quindi, ci chiediamo ancora una volta che senso abbia riqualificare l’arenile, quando la costa versa in una così sconfortante situazione”.