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    Politica
    2 Novembre 2011
    Tagli agli stipendi dei medici, interrogazione di Tidei

    CIVITAVECCHIA – I tagli nel settore della sanità toccano anche i medici. Le preoccupazioni del personale dell’ospedale San Paolo e più in generale della Asl RomaF inducono l’onorevole Pietro Tidei ad interrogare il Ministro della Salute Ferruccio Fazio e quello dell’Economia Giulio Tremonti. Sulla riorganizzazione dei fondi di posizione, messa in campo dalla Asl negli anni 2003-2004, il deputato del Partito democratico mette in evidenza come la Regione Lazio – rispondendo all’azienda sanitaria che ha domandato e ottenuto un finanziamento integrativo per la corretta costituzione dei fondi stessi – ha effettuato una perequazione rispetto alle altre aziende della Regione, disponendo il riallineamento del fondo della dirigenza medica e veterinaria per il 2010 di ben 1.200euro «a cui si dovranno decurtare per l’anno corrente altri 1.096.622,94 euro». «Considerato che negli obiettivi assegnati dal Governo al Commissario ad Acta per la prosecuzione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario – scrive Tidei nell’interrogazione – non si osserva la riorganizzazione dei fondi di posizione della dirigenza ma una razionalizzazione e contenimento della spesa del personale della Regione Lazio». Critica la Polverini, spiegando che, pur titolando correttamente alcune azioni di intervento, intenderebbe fare la rideterminazione di fondi contrattuali. «La materia dei fondi non è nella disponibilità dei contratti integrativi – prosegue l’interrogazione – ma una sua specifica costituzione, per cui l’unica azione correttiva di essi è al personale effettivamente in servizio. Quali ragioni tecniche e giuridiche consentono alla Regione Lazio di ridurre lo stipendio dei dirigenti medici della Asl RmF in modo retroattivo dal 1° gennaio 2010, contraddicendo gli orientamenti tenuti in precedenza?». E chiede ancora «se gli onorevoli Ministri non ritengano che sia necessario ed urgente agire mediante il commissario ad Acta, adottando ogni opportuna iniziativa utile a risolvere la grave situazione che appare fortemente lesiva dei diritti certi ed acquisiti da detti lavoratori al fine di evitare altresì conflitti sindacali e giudiziari di proporzioni importanti che possano sminuire il prestigio delle amministrazioni coinvolte e dei servizi di cura resi al cittadini».