TARQUINIA – Un uomo è stato trovato lunedì notte impiccato nella sua abitazione al Lido di Tarquinia. Si tratta di un romano di 61 anni indagato per stalking nei confronti della ex moglie dalla quale era stato allontanato con obbligo di dimora a Tarquinia. A lanciare l’allarme, lunedì sera intorno alle 22,30, sono stati i parenti dell’uomo che non lo sentivano da giorni. Giunti dalla capitale, il figlio, la sorella ed il cognato, hanno trovato l’abitazione completamente chiusa dall’interno. Sul posto, oltre all’ambulanza del 118, la polizia del Commissariato di Tarquinia e i vigili del fuoco giunti da Viterbo, che hanno dovuto lavorare per oltre mezz’ora prima di riuscire ad entrare nella villetta. Dopo le prime verifiche da parte della polizia scientifica, il magistrato della Procura di Civitavecchia ha dato il nulla osta per la rimozione del corpo, ricomposto e condotto (vedi foto in alto) presso l’obitorio dell’ospedale di Tarquinia a disposizione dell’autorità giudiziaria e del medico legale che ieri mattina ha effettuato l’ispezione esterna. Secondo quanto si è potuto apprendere, il 60enne, aiutandosi con una scala, si sarebbe lasciato andare appeso ad una corda sapientemente legata sul trave tra il ripostiglio e la camera da letto. Con ogni probabilità l’episodio risale ad almeno quattro giorni fa. Il corpo, infatti, era in forte stato di decomposizione, tanto che i vigili del fuoco si sono dovuti introdurre all’interno della casa con mascherine ed autorespiratori. L’ipotesi del suicidio sarebbe inequivocabile. Forse, proprio la notizia che lo vedeva indagato per continue pressioni nei confronti della ex moglie, dalla quale probabilmente non avrebbe mai voluto separarsi, lo aveva portato ad uno stato depressivo, fino al punto di decidere di farla finita. Inutili le telefonate dei parenti, che giunti nella villetta, nell’impossibilità di entrare in casa e di ricevere risposte, hanno immediatamente percepito che poteva essersi consumata una tragedia. Analogo episodio ieri pomeriggio. Un tarquiniese di 34 anni, F.C., figlio di un noto imprenditore della città, è stato trovato cadavere dai carabinieri della locale stazione, nella sua abitazione di San Giorgio (foto in basso). I militari del luogotenente Stefano Girelli, dopo l’allarme lanciato dal padre, si sono immediatamente recati sul posto e lo hanno trovato in cucina, riverso a terra con il tubo del gas in bocca. Anni fa il 34enne venne arrestato dalla Polizia con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della moglie da cui si stava separando tra tante difficoltà. I militari hanno trovato in casa una lettera firmata da una donna, che non sarebbe però conosciuta dai parenti: forse una lettera d’addio che il ragazzo, da tempo depresso, non è riuscito ad accettare. Perlatro il 34enne aveva perso la nonna appena un mese fa.
Ale.Ro.