CIVITAVECCHIA – “L’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma ha intrapreso ormai da anni una stretta collaborazione con l’Associazione Consulta delle donne Telefono Rosa come sostegno alle donne che devono affrontare momenti di disagio, difficoltà o, addirittura, violenze e soprusi. L’associazione si è rivelata preziosa per tutte le donne di Civitavecchia e del suo comprensorio, attenta alle loro problematiche e a quelle dei loro figli. Le volontarie, in particolare, per oltre 22 anni si sono dedicate con passione, tenacia e costanza, alla ricerca della miglior soluzione possibile, instaurando con le donne in difficoltà un rapporto che ha avuto continuità nel tempo e che si è rivelato fruttuoso. Le volontarie si sono sempre rese disponibili al confronto e al dibattito, coinvolgendo numerose realtà del territorio e le istituzioni stesse, tanto che il mio Assessorato ha avuto spesso l’occasione di organizzare insieme incontri pubblici volti alla sensibilizzazione sulla condizione femminile e sul tema della violenza contro le donne”.
Lo dichiara in una nota l’Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia, Claudio Cecchini, che esprime la propria solidarietà e stima al lavoro dell’Associazione della Consulta delle Donne Telefono Rosa di Civitavecchia che, dopo oltre 22 anni di intenso lavoro sul territorio, rischia di chiudere a seguito dell’ingiunzione di sfratto intimato dal Comune, poiché, a oggi, non esiste ancora un percorso o una sede alternativa che possa scongiurare la fine dell’attività di questa importante realtà del territorio.
“Alla luce di tali premesse, sarebbe un danno enorme per le donne di Civitavecchia, per il mio Assessorato, ma anche per la stessa Amministrazione Comunale se la Consulta delle Donne – Telefono Rosa dovesse interrompere la propria attività e il proprio intervento sul territorio – Mi auguro, pertanto, che l’Amministrazione Comunale di Civitavecchia – e per questo rivolgo un appello al Sindaco – sappia trovare una soluzione al problema”.