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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Tentata strage a Tarquinia: arrestato pregiudicato

    TARQUINIA – Un’operazione conclusa a tempo di record. È stato infatti arrestato oggi, nelle prime ore del pomeriggio, Valentino Bordi di 42 anni, il pregiudicato sospettato della tentata strage a Tarquinia. Poco prima delle 15 gli agenti del commissariato locale lo hanno rintracciato e ammanettato. Gli elementi di prova raccolti dagli investigatori e dalla polizia scientifica del commissariato diretto dal vicequestore Riccardo Bartoli sono stati valutati dal giudice per le indagini preliminari della Procura di Civitavecchia, dottor Angelo Giannetti e ritenuti più che validi. Stamattina il gip ha infatti emesso il decreto di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo che è stato tradotto alla casa circondariale di Civitavecchia e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di più ipotesi di reato, alcune anche molto gravi come, appunto, la tentata strage. Ancora da verificare e da appurare le motivazioni delle azioni criminose poste in essere, che permetteranno il sostituto procuratore della Repubblica interessato, di qualificare giuridicamente il caso. Rimane infatti da appurare se le azioni commesse – come l’aver cosparso benzina nell’appartamento di una trentenne di colore, peraltro ex fidanzata, e la manomissione della bombola del gas -, erano indirizzati alla strage, fortunatamente non avvenuta, o se il fatto era finalizzato alla intimidazione per fini estorsivi. Decade, dunque, completamente l’ipotesi avanzata in un primo momento di un possibile atto a sfondo xenofobo-razzista, mentre resta in piedi il movente sentimentale-passionale che non esclude l’ipotesi del reato di stalking, mentre si segue la pista della tentata estorsione, forse per questioni patrimoniali.
    Per il momento, la così denominata ‘‘Operazione Nerone’’, effettuata appunto in tempi record, grazie anche all’utilizzo di sofisticate tecniche investigative e tecnologiche, può dirsi conclusa, in attesa delle risultanze degli esami tecnologici avviati. Oltre all’arresto di Valentino Bordi, l’indagine della polizia riguarda anche una seconda persona, che però sembra aver avuto un ruolo estremamente marginale e per il quale non è stata richiesta al momento alcuna misura.