TARQUINIA – Avevano acquistato una ingente quantità di droga presso una località del sud Italia e stavano rientrando a Tarquinia. Erano quasi giunti a destinazione: lei, una diciottenne straniera, K.K., da sempre residente in città, lui, il fidanzato, L.M., un 27enne del posto. I due sfortunatamente sono incappati nella sguardo attento di un agente del Commissariato, fuori dal servizio, che li ha notati passare in macchina a forte velocità nei pressi della strada Tuscanese che da Viterbo conduce a Tuscania. Lo stesso agente, insospettitosi dell’atteggiamento e ben conoscendo i ragazzi in questione, ha subito allertato i colleghi del Commissariato che in pochi istanti hanno predisposto ed effettuato il fermo dell’autovettura all’ingresso di Tarquinia. Immediatamente sono scattati i controlli e la perquisizione personale di entrambi i passeggeri. Proprio in quel momento gli agenti del vice questore aggiunto Riccardo Bartoli si sono trovati di fronte alla curiosa scoperta: dalla perquisizione personale in dosso alla ragazza è infatti saltato fuori un reggiseno particolare, un push-up davvero ‘‘stupefacente’’, carico cioè di eroina. Entrambi i tarquiniesi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed associati al carcere di Civitavecchia, a disposizione della procura della Repubblica. Durante la perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei due ragazzi sono stati invece rinvenuti alcuni bilancini di precisione e tutto il kit necessario per il confezionamento dello stupefacente. Rinvenuta anche una notevole somma di denaro in monete contanti da due euro, presumibilmente riconducibile al furto della notte scorsa perpetrato ai danni delle macchinette videopoker situate all’interno del centro commerciale Top 16. I due ragazzi da tempo erano sotto osservazione da parte della Polizia. L’attenzione era stata prospettata agli agenti dagli stessi genitori dei due giovani. I famigliari, tempo fa, avevano infatti chiesto aiuto al Commissariato, ormai esausti dei continui soprusi e comportamenti violenti dei due che, in preda alla tossicodipendenza, facevano di tutto per racimolare sempre più soldi in casa, arrivando anche a spacciare la letale sostanza tra i coetanei di Tarquinia e non solo.
Certamente il ritorno alle droghe pesanti preoccupa i tarquiniesi. La scoperta di eroina diffusa in città genera un vero allarme tra le famiglie. La pericolosa droga, stando a quanto emerso, viene infatti procurata e venduta ai giovanissimi del litorale viterbese. E non si tratta di uno stupefacente qualunque, ma di una sostanza che è considerata la peggiore che si possa utilizzare, anche per via della ormai accertata induzione alla tossicodipendenza. I giovani, stando alle statistiche, sarebbero tornati ad usarla in quantità massiccia, seguendo la nuova moda di “fumare” l’eroina, una metodologia d’assunzione che secondo gli esperti sarebbe meno scioccante della classica siringa, ma altrettanto pericolosa.
Ale.Ro.
Cronaca
2 Novembre 2011
Tette stupefacenti col push-up pieno d’eroina