CIVITAVECCHIA – “Dopo il Carbone la seconda catastrofe ecologica firmata centrodestra sta per abbattersi sui nostri territori. Allarmanti notizie di stampa confermano l’esistenza di un accordo scellerato tra il sindaco di Roma Alemanno e il ministro della Difesa La Russa per portare i rifiuti della Capitale a Civitavecchia e qui incenerirli in un polo di smaltimento secondo solo alla mostruosa Malagrotta”. Questo il commento del parlamentare del Pd Pietro Tidei, che lunedi sera nella trasmissione Parlamento in Provincia, in onda sulla nuova emittente Provincia Tv, aveva anticipato quanto scritto oggi da Repubblica: “Da quanto risulta, il sindaco di Roma Alemanno ha già ufficializzato l’intenzione di realizzare ad Allumiere la nuova maxi-discarica, utilizzando la possibilità di dichiarare l’emergenza in un sito militare come il Centro Chimico di Santa Lucia, e poi sfruttando l’adiacente zona dello Spizzicatore, in comune di Allumiere”.
“Latitante in Parlamento su questo argomento – riprende oggi Tidei – il Ministro della Difesa si era fin qui ben guardato di rispondere alla mia dettagliata interrogazione presentata 11 gennaio che smascherava l’esistenza di un accordo con Alemanno – ha aggiunto – ecco dunque cosa succede quando governa il centrodestra in questi comuni, dove esprime una classe dirigente smidollata e senza nessuna credibilità che acconsente a scelte del Governo così gravi, svendendo la testa e la salute delle nostre comunità. Siamo di fronte, oltretutto, ad una grave violazione delle prerogative costituzionali riconosciute alla stessa Regione. Ed è proprio qui che, a questo punto, i Comuni e la Provincia stessa debbono andare a bussare forte facendo fronte Comune. Smascherati i progetti firmati Alemanno&La Russa occorre ora scongiurarli con una forte unità di azione. Vedremo, nel varipinto panorama delle forze di centrodestra sul territorio, quali sindaci, quali segretari politici avranno il coraggio di schierarsi al fianco di questa battaglia e quali invece chineranno – o hanno già chinato – la testa o andranno a nascondersi. Di fatto si apre una fase politica molto importante e delicatissima del tutto paragonabile a quella che ha portato – purtroppo – alla riconversione a carbone delle centrali Enel. Dovremmo essere capaci di fare tesoro di quella sconfitta, ripartendo proprio da lì per creare le basi politiche di un vasto movimento di opposizione popolare che si opponga al nuovo inceneritore “senza se e senza ma”.
«No ad una cittadella dei rifiuti ad Allumiere, e soprattutto diciamo no ad una iniziativa sbagliata nel merito e nel metodo» ha tuonato l’assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Roma, Paola Rita Stella. «Il progetto è sbagliato nel merito perché non solo il sito dista da Roma sessanta chilometri e vedrebbe un via vai di mezzi di trasporto pesanti non indifferente – ha continuato l’assessore Stella – ma soprattutto perché la Farnesiana è un luogo protetto da vincoli paesaggistici importante per lo sviluppo turistico del nostro territorio. Territorio che ha già pagato molto in termini di insediamenti di servitù ambientale». «Il metodo adottato poi – ha concluso Stella – lascia molto a desiderare perché non si possono prendere iniziative del genere senza consultare gli amministratori e i cittadini della zona. La nostra cittadinanza, infatti, si sta già attivando per manifestare la propria contrarietà, non è questo un modo democratico per risolvere i problemi del territorio facendo ricadere le scelte dall’alto». Per questo motivo Stella auspica una mobilitazione di tutte le realtà del territorio per scongiurare quella che sarebbe una vera e propria devastazione della zona.