FIUMICINO – Due romani, B.M. di 33 anni, pregiudicato e residente nel quartiere Magliana e D.A. di 35 anni, residente a Ladispoli, incensurato, operaio addetto allo smistamento della merce in arrivo presso l'”area cargo” dell’Aeroporto di Fiumicino, dipendente di una ditta esterna, sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione ha permesso ai militari di sequestrare 20 kg di cocaina purissima. Gli arresti e il sequestro sono giunti al termine di uno specifico servizio antidroga finalizzato alla verifica della fondatezza di alcune notizie, secondo le quali vi sarebbero state delle falle nel sistema di sicurezza dell’area doganale che venivano sfruttate da un dipendente per trafugare, di nascosto, pacchi contenenti sostanze stupefacenti arrivati in Italia tra la merce “ordinaria” trasportata per via aerea. Grazie a una serie di prolungati servizi di osservazione eseguiti all’esterno dell’aeroporto, i militari sono riusciti ad individuare D.A., il quale, mentre era intento a spostare alcuni colli a bordo di un muletto, si è avvicinato velocemente alla recinzione dell’area aeroportuale, in un punto privo di telecamere e lontano dalla vista del personale di vigilanza, ha gettato all’esterno due voluminosi sacchi neri. Poco dopo gli involucri sono stati recuperati dal secondo uomo, B.M., arrivato a bordo di una Mercedes. A questo punto è scattato il blitz dei carabinieri: nell’auto i militari hanno trovato i due sacchi al cui interno erano contenuti venti panetti pressati di cocaina purissima per un peso complessivo di 20 Kg. Dagli accertamenti eseguiti, la droga, del valore all’ingrosso di circa 1 milione di euro e di 3 milioni al dettaglio, era stata prelevata dall’operaio tra la merce scaricata da un volo proveniente dal Sud America. Gli arrestati sono stati associati al carcere di Regina Coeli.
Cronaca
2 Novembre 2011
Traffico di droga, in manette spacciatore di Ladispoli