di LUCA GUERINI
CIVITAVECCHIA – Se per Eduardo De Filippo, il mondo procede governato dalla verghiana morale dell’ostrica, non è scontato attribuire a qualche personaggio il titolo La Fortuna con la effe maiuscola” andato in scena sabato e domenica al Traiano. Ovviamente, in prima battuta, si può riferire al protagonista, un pover’uomo che vede all’improvviso la possibilità di acquisire una ricca eredità, ma il fatto che questa venga messa a repentaglio dall’affrettato aver riconosciuto un figlio potrebbe far cadere la tesi. Si tratta dunque del Barone che recita a pieno il nuovo ruolo di figlio volendo esaudire le richieste di questo zio d’America? Si tratta del figlio che scopre di amare il padre adottivo dopo parecchie incomprensioni e toni duri? O la Fortuna è quella di essere riusciti a trovare uno stratagemma per mandare all’aria i piani del Barone? C’è dunque una morale per De Filippo tra le battute “Non si può aiutare un disgraziato: è come perder <img hspace=7 height=200 border= align=right width=292 vspace=7 src=http://www.civonline.it/foto/24488_1.jpg alt=LUIGI DE