Per inderogabili motivi di ordine personale, che mi impediscono di svolgere al meglio le mie funzioni di Presidente della Consulta Sanità di Area A.N., mi vedo costretto a rassegnare, sin d’ora, le mie inderogabili dimissioni da tale incarico che ho sempre cercato di svolgere con il massimo impegno. Ormai che non appartengo più al mondo sanità, nel quale ho sempre lavorato, non credo di poter essere il miglior interprete degli interessi dell’utenza sanitaria e delle categorie del personale operante nelle varie realtà del territorio.
Fra l’altro, con l’unificazione delle forze del centrodestra, è anche giusto che si formi una nuova Consulta più rappresentativa delle varie componenti politiche. L’unica cosa che ti chiedo, in questo delicato momento, è di impegnarti e profondere ogni energia per evitare che lo scellerato Piano regionale di ridimensionamento (direi meglio “chiusura”) degli Ospedali, voluto dal trio Marrazzo-Montino-Morlacco non trovi attuazione e venga annullato. Altrimenti ricadrebbero sulle nostre popolazioni danni irreparabili che costringerebbero le persone più deboli, abbisognevoli di cure, a migrare in altre province se non il altre regioni. Senza contare poi che gli Ospedali “in dismissione” sono strutture ormai consolidate per decenni e completamente integrate con il territorio e con le sue esigenze. In questa drammatica, quanto assurda vicenda, ho potuto constatare favorevolmente l’intervento di vari politici bipartisan e rappresentanti di Enti ed Istituzioni che hanno levato forte la loro voce in favore dei nostri nosocomi. Stranamente, e me ne dolgo profondamente, non ho potuto constatare che sia stata convocata invece, con carattere d’urgenza, la Conferenza dei Sindaci (massimo organo deliberante, in materia sanitaria, dei 62 Sindaci della Provincia di Viterbo) che forte della sua istituzionale autorevolezza avrebbe potuto esprimere il suo NO, magari definitivo, contro la inqualificabile proposta di chiusura dei nostri prestigiosi Ospedali.
Cordialmente.
Franco Trippanera