TARQUINIA – A parte far sventolare una bandiera palestinese fuori della finestra di casa, a Tarquinia, e svolgere attività per la difesa dei diritti umani, Adriana Sabbatini non ha mai dato fastidio a nessuno. Eppure, atti intimidatori e offensivi continuano a registrarsi nei confronti della responsabile per la Palestina dell’associazione ‘‘Altri mondi’’. Sabato pomeriggio, Adriana Sabbatini, ha trovato sul portone di casa un volantino riportante lo stemma di Mossad, l’agenzia di servizi segreti israeliana che lei stessa definisce «un istituto che uccide». «Chiaramente – spiega la diretta interessata – non penso che questo sia opera del Mossad israeliano. Non credo che l’intelligence si sia scomodata per me. Sono però convinta – dice – che, come giustamente si denunciano atti offensivi o intimidatori contro le persone di religione ebraica, altrettanto vada denunciato quando ciò è rivolto verso i palestinesi». L’episodio, inquietante, è stato segnalato dalla stessa Sabbatini ai carabinieri della stazione di Tarquinia. Difficile dare una spiegazione al gesto, che potrebbe essere riconducibile ad un gruppo di fanatici israeliani. «Negli ultimi tempi non ho fatto particolari interventi o lavori a livello locale – spiega la Sabbatini – la mia azione prosegue costante, ma su altri livelli. Non so spiegarmi questa minaccia, che io ritengo tale, perché io conosco bene chi è Mossad». La donna, già lo scorso maggio, è stata oggetto di presunti ‘‘avvertimenti’’. Durante la fiera di Tarquinia, il gazebo della ‘‘Mezza Luna Rossa Palestinese’’ – dove la stessa Sabbatini lavorava aiutando a vendere oggetti di artigianato locale il cui ricavato è stato devoluto ai medici di Gaza (per le cure delle migliaia di feriti causati dall’aberrante e feroce bombardamento israeliano sulla Striscia di Gaza in Palestina -27 dicembre.2008 / 18 gennaio 2009 che causò oltre 1400 morti e incalcolabili feriti, molti dei quali con danni fisici e psicologici permanenti) – è stato oggetto di una violenza inaccettabile nel corso della notte: il banchetto non è stato dato alle fiamme solo grazie all’intervento degli operatori di vigilanza sull’esagitato gruppetto filo-israeliano. «L’episodio diede vita a tafferugli – racconta la Sabbatini – tanto che il mattino seguente il responsabile del suolo pubblico, Luigi Massi, visibilmente mortificato, ha dovuto pregare di smontare il banchetto durante la notte e rimontarlo il giorno seguente. Yosef Salman, delegato della Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia, per non creare problemi, ha deciso di riporre il tutto, ponendo fine alla vendita-raccolta fondi».
Adriana Sabbatini ha iniziato la sua opera durante la I° Intifada operando attivamente nel campo del volontariato Palestinese, occupandosi di affidi a distanza come membro del Consiglio dell’Associazione SAALAM-Ragazzi dell’Ulivo. Da lungo tempo organizza: Spettacoli, Aste, Mostre Fotografiche, Presenta libri in tema, affiancata da giornalisti prestigiosi, tra gli altri: Ali’ Rashid, Lucio Manisco, Samir Al Qaryouti e Miryam Marino (scrittrice di religione ebraica) – Oltre informare sulla reale situazione in Palestina, raccogliere Fondi per Orfanotrofi, Casa per Bambini Terminali, Campi profughi, Bambini Palestinesi nelle Carceri Israeliane o ovunque necessita aiuto. Attualmente collabora a fianco della Mezzaluna Palestinese (l’equivalente della Croce Rossa Italiana) per Adozioni a Distanza di Bimbi Feriti o Orfani a Gaza. Dal dicembre 2007 è impegnata, nelle scuole: Sorrento, Napoli, Roma, Tarquinia Tuscania, in conferenze e dibattiti in compagnia della Mostra “Il Cuore Dolorante della Palestina – Immagini di Vita nella Palestina Occupata” – da lei ideata e realizzata. A cavallo tra la fine di marzo inizio aprile, la mostra appena citata è stata esposta nella sala grande della Biblioteca di Tarquinia, patrocinata e sponsorizzata dal Comune, dell’Università Agraria, la Croce Rossa Italiana e Palestinese. Adriana Sabbatini conosce personalmente la reale situazione dei Territori Occupati Palestinesi per averci soggiornato molte volte. Nel gennaio 2008, durante un incontro Culturale e Architettonico in Iran, per la conoscenza e la cooperazione tra i popoli, è stata relatore per la Palestina, nell’ex Palazzo Reale dello Shah di Persia (ora museo e Sala conferenze). Nel giugno 2008, mentre il mondo festeggiava i 60 anni della nascita d’Israele – dimenticando che è stato anche l’inizio dei 60 anni della Nakba, la “catastrofe”, “la cacciata” dalla propria terra del popolo palestinese – va in Libano a portare solidarietà, come membro del Comitato Italiano, ai rifugiati (dal 1948) palestinesi dei Campi Profughi.
COS’E’ IL MOSSAD
Ha-Mossad le-Modi’in ule-Tafkidim Meyuhadim (in ebraico:Istituto per l’intelligence e servizi speciali), conosciuto semplicemente come Mossad, è l’agenzia di intelligence ed un servizio segreto dello Stato di Israele che assolve al compito di studiare e prevenire, attraverso una fitta rete di informatori ed operatori specializzati ed attraverso una intensa attività di spionaggio, attività che possano compromettere la sicurezza nazionale. Il Mossad opera nel campo della lotta al terrorismo di matrice islamica e nell’ambito delle operazioni aventi come scopo la raccolta di informazioni segrete di interesse statale. Secondo alcuni osservatori pare autorizzato ad atti sotto copertura (incluse azioni paramilitari ed eliminazioni). L’agenzia provvede principalmente alle azioni di spionaggio nei confronti delle nazioni e organizzazioni arabe presenti sul pianeta. Il Mossad è una delle agenzie di intelligence più famose e meglio considerate del mondo. I suoi numerosi successi gli hanno infatti procurato una solida reputazione di efficienza, spesso ingigantita dai mass media. La notorietà dell’Istituto è tale che spesso le sue imprese sono oggetto di romanzi e film di spionaggio. Nella realtà dei fatti, nonostante l’indubbia qualità del suo personale, il Mossad è diverse volte incappato in errori e fallimenti imbarazzanti. Un altro punto controverso concerne l’utilizzo di modalità operative che pare permettano – sia pure come extrema ratio – la commissione di gravi reati, come il sequestro di persona e l’omicidio. Venne fondato nel dicembre 1949 come “Istituto centrale di coordinamento” (Mossad, in ebraico significa, appunto, “istituto”) su suggerimento di Reuven Shiloah al primo ministro David Ben-Gurion. Shiloah riteneva indispensabile l’esistenza di un servizio che si occupasse di coordinare i servizi di intelligence dell’esercito (AMAN) (lo “Shabak”) e del “dipartimento politico” del ministero degli esteri. Nel marzo 1951, il Mossad fu ufficialmente riconosciuto come parte della struttura burocratica che assiste il primo ministro, autorità a cui risponde direttamente. Si stima che i dipendenti del Mossad siano circa 1.200. Il Mossad è un servizio ‘‘civile’’ e non utilizza i gradi militari. Nondimeno, dal momento che in Israele il servizio militare è obbligatorio per tutta la popolazione ebraica senza distinzioni di sesso, gran parte dei dipendenti lo hanno compiuto (spesso come ufficiali) e sono quindi anche soggetti ai non infrequenti richiami in servizio della riserva. Altre agenzie di intelligence israeliane, da non confondere con il Mossad, sono lo Shabak (più spesso indicato come Shin Bet), competente per la sicurezza interna dello stato ed il controspionaggio ed il servizio delle forze armate, l’ Aman, responsabile per la raccolta e l’analisi delle informazioni a carattere militare.