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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Truffa informatica in Comune: via alla raccolta di firme

    MONTALTO DI CASTRO – È iniziata lunedì la raccolta firme per chiedere chiarezza sulla presunta truffa informatica ai danni del Comune di Montalto di Castro. Un raggiro che avrebbe generato un buco sulle casse comunali di oltre un milione di euro e sul quale ha indagato la Guardia di Finanza di Tarquinia. Promotori della petizione sono i componenti dell’associazione ‘‘Noi di Montalto e Pescia’’ che si scagliano ancora una volta contro l’amministrazione Carai. L’obiettivo dell’associazione è quello di chiedere «giustizia e chiarimenti precisi sulla vicenda». «Abbiamo infatti intenzione – dicono i promotori – di consegnare le firme al ministro di Grazia e Giustizia, Angelino Alfano, alla Corte dei Conti ed al procuratore della Repubblica di Civitavecchia». La raccolta è iniziata lunedì mattina presso il mercato di Pescia Romana ed i cittadini hanno risposto compatti ponendo la loro firma sui moduli presentati dai rappresentanti dell’associazione, guidati dal consigliere comunale Sergio Caci. «Nell’informativa presentata ai cittadini – dicono ancora gli organizzatori – facciamo riferimento alle indagini che Gico e Guardia di Finanza hanno condotto per più di un anno e mezzo presso gli uffici comunali, interrogando numerosi dipendenti ed amministratori, eseguendo i back-up dei pc, trattenendo numerose pratiche amministrative ed occupando a tali fini alcuni locali siti nella casa comunale». Nel documento consegnato ai firmatari nel momento di apporre la loro sigla sul modulo di raccolta, si parla delle dimissioni dei due revisori dei conti e dei due segretari comunali e del fatto che il sindaco Carai abbia inviato una lettera ai cittadini informandoli dell’ammanco di oltre un milione di euro nelle casse comunali, spariti improvvisamente senza che nessuno dell’amministrazione se ne fosse mai accorto. L’informativa consegnata agli abitanti di Pescia Romana si conclude con l’affermazione che «la presente richiesta trova la sua ragione d’essere nel fatto che il presunto danno economico ha avuto ed avrà riflessi sui diritti dei cittadini in termini di aumento dei tributi locali e diminuzione dei servizi pubblici, con gravi afflizione sui cittadini più deboli». «Per tutti questi motivi – dicono gli esponenti dell’associazione – Noi abbiamo deciso di chiedere al ministro di Grazia e Giustizia ed al procuratore della Repubblica di Civitavecchia che venga fatta giustizia e che venga chiarito una volta per tutte chi sono stati gli autori della truffa, rendendo noto agli abitanti il reale importo del danno causato alle casse comunali». Il gazebo con i membri dell’associazione che raccoglieranno le firme sarà allestito anche sabato 19 febbraio dalle 15 in via Aurelia Tarquinia a Montalto, lunedì 21 al mercato di Pescia Romana e giovedì 24 febbraio al mercato di Montalto. (Ale.Ro.)