TARQUINIA – Prima leggevano i nomi e i cognomi sui campanelli delle abitazioni delle vittime e poi si presentavano agli anziani fingendo di essere assicuratori che dovevano riscuotere polizze assicurative dei figli o dei nipoti degli stessi. Quando si trovavano dinanzi a casi a loro confacenti, non esitavano poi ad andare avanti nell’imbroglio. Fingevano così di contattare telefonicamente l’interessato, per poi richiedere il pagamento all’anziano che in molti casi cadeva nel tranello e consegnava il contante. Le cifre in questione si aggiravano intorno ai mille euro a volta, che le vittime, seppure a malincuore, sborsavano per aiutare figli e nipoti. Ma la truffa, che veniva perpetrata sempre secondo lo stesso ‘‘modus operandi’’, è stata finalmente smascherata dalla polizia del Commissariato di Tarquinia che da tempo aveva avviato delle indagini in collaborazione con la Questura di Firenze. Oggi i criminali sono stati infatti identificati e per loro è stata inoltrata la richiesta alla Procura della Repubblica per la misura cautelare restrittiva. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i criminali avevano per mesi perpetrato truffe ai danni di anziani di Tarquinia ma anche dei paesi limitrofi. Da tempo gli uomini del Commissariato, diretti dal vicequestore aggiunto Riccardo Bartoli, avevano individuato un gruppo di probabili sospettati e attivato un vasto servizio di osservazione, pedinamenti e studio delle condotte di vita. L’indagine ha via via ristretto il cerchio a due persone, C.G. di 30 anni e Z.G. di 43 anni, entrambi di origine napoletana. Stamattina i due sono stati ampiamente riconosciuti dagli anziani cittadini che erano rimasti vittime dei raggiri e che erano stati opportunamente convocati in Commissariato. Tutti hanno riconosciuto con certezza i volti dei malviventi, ed hanno anche vissuto attimi di concitata rievocazione dei fatti.
Ale.Ro.
Cronaca
2 Novembre 2011
Truffavano anziani fingendosi assicuratori