di ROBERTA GALLETTA
CIVITAVECCHIA – Grazie alla sinergia tra Università della Tuscia, comune di Montalto e Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia il progetto “Poseidone-Misure urgenti di conservazione delle Praterie di Posidonia del Lazio settentrionale”, approvato dalla Comunità Europea, permetterà il ripopolamento della fauna marina e la conservazione delle praterie di posidonia dell’alto Lazio. È quanto emerso dal convegno svoltosi questa mattina in Autorità Portuale. Ad illustrare il progetto ad una platea gremita di studenti delle scuole superiori c’erano il Pro Rettore dell’Università della Tuscia Giuseppe Nascetti, il presidente Vincenzo Cacciaglia e il coordinatore della commissione scientifica della Fondazione Ca.Ri.Civ. Franco Passeri. «Con questo progetto – ha spiegato il professor Nascetti – stiamo ripopolando l’area marina delle Saline di Tarquinia grazie all’allevamento e successivo rilascio direttamente in mare degli astici. Già due anni fa abbiamo liberato circa 18.000 giovani esemplari di questo crostaceo lungo le coste dell’alto Lazio perché il ripascimento del mare insieme alla tutela della Poseidonia sono fondamentali per proteggere il delicato equilibrio dell’ecosistema marino del Lazio Settentrionale. “Poseidone” ha come obiettivo la difesa dell’ecosistema della prateria di Posidonia oceanica grazie all’installazione di 550 dissuasori contro la pesca a strascico al largo di Montalto». Soddisfatto il presidente Cacciaglia che ha ribadito come «è certamente motivo di orgoglio – ha spiegato – poter sostenere idee come questa che hanno come finalità la tutela del mare, da sempre legato alla vita e allo sviluppo della nostro comprensorio. Non posso che essere felice di vedere questa mattina la partecipazione di tanti ragazzi delle scuole superiori perché da sempre i giovani sono i principali destinatari di molte delle nostre iniziative». E proprio l’importanza di coinvolgere i ragazzi in progetti come Poseidone è stata sottolineata dal coordinatore Passeri che ha evidenziato come «non solo la ricerca scientifica ma soprattutto la divulgazione e la sensibilizzazione per il rispetto e la tutela del mare sono – ha chiarito – i valori che la Fondazione, attraverso iniziative di livello così alto, sostiene da sempre».