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    Porto
    2 Novembre 2011
    Ufficio dogane, grido d'allarme della Uilpa

    CIVITAVECCHIA – Torna a lanciare il grido d’allarme la Uil Pa Dogane Lazio per la precaria situazione in cui versa l’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia, “già da tempo – spiegano – penalizzato da una carenza di organico di circa 30 unità, rispetto alla pianta organica prevista dall’Agenzia delle Dogane per quest’ufficio. La difficoltà di assicurare comunque il regolare svolgimento di tutti i servizi, viene oggi ulteriormente aggravata dal considerevole taglio dei fondi destinati alla retribuzione delle prestazioni di lavoro straordinario. Di fatto, la Direzione Interregionale del Lazio e Abruzzo, per l’anno 2011, ha assegnato ai dipendenti dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia un monte ore pro-capite mensile che risulta certamente non adeguato alle esigenze dell’ufficio. Con spirito di collaborazione, la maggior parte del personale dipendente ha aderito volontariamente ad una turnazione che permette all’Amministrazione di coprire l’orario di apertura comunitario dell’Ufficio, previsto dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 14 per la giornata del sabato, oltre naturalmente ad assicurare i servizi nelle giornate festive. Resta comunque il fatto che il Porto di Civitavecchia, classificato come “porto di rilevanza internazionale”, ha la necessità, come porto di confine, di assicurare l’apertura dei varchi H24; per tale motivo, accade spesso che si verifichi l’esigenza di prolungare gli orari di servizio. E’ opportuno infine ricordare che, attualmente, il personale della dogana è impegnato anche in altri compiti istituzionali, quali ad esempio, le verifiche esterne presso le ditte, che comportano un notevole impiego di tempo e risorse umane”. La Uil Pa Dogane Lazio ritiene quindi indispensabile che l’Agenzia delle Dogane proceda ad una integrazione dei fondi destinati all’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia, in modo da evitare possibili disservizi che potrebbero nuocere gravemente sull’operatività portuale, e al contempo impedire all’Ufficio di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Amministrazione.