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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Una fiaccolata commossa per Cristina

    CIVITAVECCHIA – Hanno gridato il suo nome al cielo, per cercare di far giungere le proprie voci fino in Paradiso. L’hanno ricordata con canti, musica e preghiere. Hanno lanciato palloncini bianchi in aria, con appesi messaggi d’amore, e gettato petali di rosa bianca in mare, per ricordare che a 16 anni non si può morire. Hanno intonato le canzoni con cui hanno cercato di ‘‘trattenerla’’ fuori la chiesa del Gesù Divino Lavoratore, alla fine della cerimonia funebre di qualche settimana fa. Hanno indossato magliette con impressa la sua fotografia, quella con la rosa rossa sul volto dolce e delicato. Circa duecento persone hanno ricordato così, nel pomeriggio, Cristina Mencarelli, come fosse ancora lì con loro. L’hanno voluta ricordare ad un mese dalla scomparsa, con la 16enne deceduta all’ospedale San Filippo Neri di Roma dopo tre oeprazione alla testa per un adenoma ipofisario. Alle FIACCOLTA17.30 è stata celebrata una messa in suffragio alla chiesa del Gedila. Poi, dal cortile esterno, si è mosso un commosso corteo, una fiaccolata che, percorrendo le vie del centro, dalla Mediana a viale Matteotti, passando per corso Centocelle, è giunto alla piazza degli Eventi, alla Marina. In prima fila la mamma, il papà, la sorella Giorgia. Poi il fidanzato francesco, i tantissimi amici, diversi conoscenti e molti civitavecchiesi che si sono voluti stringere attorno alla famiglia. Ogni parola, ogni gesto, ogni nota, ogni sguardo era rivolto a Cristina. «Dal 2 gennaio – scrivono gli amici e i suoi familiari sul social network Facebook – c’è una stella in più nel cielo che brilla per noi. Ti faremo giustizia». Ma ieri c’era spazio soltanto per i ricordi, per le lacrime e per i sorrisi rivolti al cielo. C’era spazio solo per Cristina.