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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Una tarquiniese regina della scultura su legno

    TARQUINIA – L’arte valdostana della scultura su legno incorona una viterbese. Lei è Marzia Serafini, 44 anni di Tarquinia, arrivata 5 anni fa in Valle d’Aosta per seguire il lavoro del marito. Cinque anni le sono bastati per diventare una delle più promettenti artiste in quella che è la più importante tradizione artigiana della Valle: la scultura del legno. L’anno scorso il secondo premio alla 14esima edizione della Fiera dell’Artigianato Valdostano di Tradizione di Antey-Saint-André, quest’anno addirittura il primo premio assoluto nella categoria del bassorilievo. Quella di Antey-Saint-André è la terza fiera per importanza, a livello regionale, dopo la millenaria di Sant’Orso e quella di Donnas. Tra le vie del borgo medievale di Antey-Saint-André, ogni anno, più di duecento allievi, provenienti da tutte le scuole di scultura, intaglio e tornitura del legno, vannerie, lavorazione della pietra ollare e del ferro battuto della Valle d’Aosta, presentano con orgoglio i risultati del loro lavoro. Marzia, tra l’altro, si è avvicinata alla scultura da appena due anni dopo essere passata per l’intaglio. La sua scuola è quella di Sarre, dove è diventata in poco tempo una delle pupille del noto maestro Florindo Padula. Per la verità la vena artistica di Marzia Serafini era ben nota anche in provincia di Viterbo, dove già da giovanissima si era affermata come pittrice, ma diventare in pochissimo tempo una delle più promettenti artiste in una professione che in Valle d’Aosta si tramanda di padre in figlio non era certamente facile da presagire. Diverse le opere che Marzia ha già realizzato e venduto. Tra le varie manifestazioni artigianali della Regione, la scultura rappresenta quella in cui i valdostani hanno espresso meglio i loro valori culturali con apprezzabili risultati artistici. Le materie prescelte sono il legno (pino cembro, noce, castagno selvatico, acero, betulla, ciliegio) e la pietra ollare. Nata come attività complementare nella pausa dei lavori agricoli duranti i lunghi inverni, la scultura si è gradualmente evoluta e perfezionata passando da sculture rudimentali a vere e proprie opere artistiche. Opere alle quali Marzia Serafini lavora a tempo pieno, continuando a frequentare la scuola di Sarre.