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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Università Agraria: è l’ora del voto

    TARQUINIA – I tarquiniesi tornano di nuovo alle urne. Domenica e lunedì nella città etrusca si vota infatti per il rinnovo del consiglio e del presidente dell’Università Agraria di Tarquinia. Alessandro Antonelli, candidato per il secondo mandato in quota Pd, si scontra con Anna Rita De Alessandris presentata dal centrodestra. Le urne sono aperte domenica dalle 8 alle 22; si può votare anche lunedì dalle 7 alle 15. Possono esprimere il proprio voto tutti i cittadini di Tarquinia maggiorenni. Per queste elezioni sono stati consegnati agli elettori gli appositi certificati che dovranno essere esibiti al presidente di seggio. Per questa competizione elettorale è previsto il voto disgiunto e quindi l’elettore potrà dare una preferenza ad un consigliere appartenente ad una lista non collegata al presidente votato. Alessandro Antonelli, sostenuto da tre liste, invita gli elettori a scegliere il centrosinistra nel segno della continuità. «Giovani, donne, imprenditori, l’Agraria è oggi nel quotidiano di tutti come dimostrano liste e candidature, nonché una campagna elettorale fin troppo aspra. Consegniamo al futuro un piano di lottizzazione che vale 4.000.000 di euro, un agriturismo pronto all’uso, un centro aziendale totalmente ristrutturato, un parco macchine innovato, la possibilità di utilizzare i terreni di proprietà collettiva per la produzione di energia da fonti rinnovabili, i grandi risultati conseguiti nel costante rapporto con le scuole, il sociale e lo sport, recinzioni nuove, fontanili ristrutturati e soprattutto una nuove giovinezza per l’Università Agraria che per cinquanta anni era rimasta nell’oblio e nell’inutilità più totale. La nostra serietà è testimoniata dai fatti». Annarita De Alessandris, sostenuta da tre liste di centrodestra, stipula invece un ‘‘contratto’’ con gli elettori per esprimere l’impegno «affinché l’immenso patrimonio dell’Università Agraria possa essere sviluppato e valorizzato al fine di creare benessere per l’intera collettività, partendo con accurata attenzione da coloro che vivono il disagio sociale ed economico». Il patto rivolto all’intera città di Tarquinia punta a creare «sviluppo e benessere e a difendere ciò che è della collettività e così deve rimanere; vedi la sventata alienazione dei locali in via Garibaldi ad opera dell’amministrazione Antonelli. «L’agriturismo “non è fatto”, noi lo finiremo – dice la De Alessandris – lo svilupperemo e lo valorizzeremo dando slancio all’intera azienda agricola della roccaccia perché si possa creare il più grande agriturismo d’Italia, ma specie che possa essere volano per l’intera economia della città di Tarquinia in termini occupazionali. Finiremo ponendo termine al contenzioso sull’Ici con il Comune di Tarquinia. L’amministrazione Antonelli non ha versato l’Ici per gli anni 2006, 2007 e 2008. L’area della Civita è nel completo abbandono, invece dovrà diventare l’attrattore turistico culturale dell’intera città di Tarquinia, ponendola così a sistema con la Necropoli dei Montarozzi ed il Museo Nazionale di Tarquinia. Palazzo Vipereschi, sede istituzionale dell’Università Agraria verrà recuperato, ad oggi la sua facciata è completamente piena di erbe infestanti che coprono la lastra di marmo in onore di Giuseppe Garibaldi. Finiremo il recupero dei fontanili che ad oggi neanche un quarto di tutti i fontanili dell’ente sono stati recuperati, vedi quello dell’Olmo. Finiremo il parco fotovoltaico, e farò in modo tale che il nostro modello di sviluppo sia basato sulla sostenibilità ambientale, e questo lo farò come lo ho già dimostrato di saper fare con il mio diretto impegno per la lotta contro ogni forma di inquinamento, su questo ho già dimostrato di avere una parola sola». A questo punto, programma alla mano, la parola ai cittadini.