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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Via al decreto che disciplina il ritorno del nucleare

    MONTALTO – Il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sui criteri per la localizzazione dei siti nucleari, che di fatto disciplina il ritorno alle centrali atomiche. Dalle prime indiscrezioni pare proprio che il Lazio sarà coinvolto con la riattivazione della centrale nucleare di Borgo Sabotino e con una centrale a Montalto di Castro. «Il provvedimento si caratterizza per la trasparenza e il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell’ambiente – ha detto il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola – Individuato il percorso per il riavvio del nucleare, i primi lavori nei cantieri si avranno dal 2013 e la produzione di energia elettrica dal 2020». Con l’approvazione del decreto, il Governo in sostanza ha definito il quadro normativo di riferimento per i soggetti che intenderanno realizzare i nuovi impianti nucleari. Con la prossima nascita dell’Agenzia per la sicurezza nucleare e la predisposizione della strategia nucleare, gli operatori potranno proporre i siti per la realizzazione degli impianti e presentare i progetti per le relative autorizzazioni. Sui siti, il decreto individua i criteri generali per l’idoneità dei territori ad ospitare un impianto. Saranno poi le imprese interessate ad indicare i siti, che dovranno rispettare le caratteristiche previste dalla normativa. Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente assicura la «massima sicurezza» e si dice soddisfatta per la decisione di confermare la previsione di sottoporre gli impianti ad ‘‘Autorizzazione integrata ambientale’’ (Aia) e a ‘‘Valutazione di impatto ambientale’’ (Via). «Nel decreto legislativo – dice la Prestigiacomo – ci sono tutti gli strumenti di protezione del territorio in grado di assicurare trasparenza e completa informazione dell’opinione e delle popolazioni interessate». Ma intanto l’assessore regionale Giuseppe Parroncini prepara la protesta per domenica 21 alle 17 al complesso Le Masse di San Sisto, a Montalto di Castro. «Sul nostro territorio stanno preparando un vero e proprio scempio», dice Parroncini, faremo sentire il nostro no».