CIVITAVECCHIA – Unicef, Telefono Rosa ed Avo (associazione volontari ospedalieri), dovranno lasciare entro 15 giorni i locali occupati da anni in via Giusti, all’interno della ex scuola media ‘’Manzi’’. In caso contrario, si procederà allo sgombero. E’ questo quanto prevede l’ordinanza del sindaco Moscherini, notificata martedì mattina alle tre associazioni di volontariato; alla base della decisione, secondo il Pincio, l’inagibilità dei locali rilevata da un sopralluogo dell’Ufficio manutenzione. «Si tratta di un provvedimento gravissimo, accompagnato da toni ultimativi – ha spiegato amareggiata la responsabile locale Unicef Pina Tarantino – nell’ordinanza si parla di un sopralluogo, che in realtà non mi risulta ci sia mai stato. Inoltre non ci viene proposta alcuna soluzione alternativa». I responsabili di Telefono Rosa ricordano invece come l’amministrazione comunale, in forza di una propria delibera, per anni ha messo a disposizione i locali, l’allaccio della linea telefonica e il pagamento delle bollette «Lo scorso anno – hanno spiegato – il Pincio ci trasferì a largo Piccinato, dove non siamo potute rimanere perché mancava la linea telefonica e siamo state spesso vittime di atti vandalici. Il risultato degli incontri avuti con sindaco e dirigenti è stato lo sfratto sia da largo Piccinato che da via Giusti, che ci ha gettato nello sconforto. Speriamo di essere ricevuti presto dal Sindaco e trovare insieme una soluzione». Il Pincio, intanto, ha identificato lo stabile di via Giusti come ufficio per usi istituzionali nel quadro della riorganizzazione dei servizi e della razionalizzazione della spesa. L’Ufficio Patrimonio ha spiegato che le associazioni interessate dal provvedimento potranno richiedere l’utilizzo di altri locali quando sarà terminata l’operazione di censimento e certificazione delle associazioni locali esistenti. «Al momento – spiegano dall’Ufficio – vi è soltanto un semplice elenco delle associazioni. Per questo stiamo per emanare un bando finalizzato alla costituzione di un Albo completo delle associazioni cittadine, sulla base del quale si procederà poi ad una assegnazione di eventuali locali comunali disponibili, secondo criteri elencati ed ispirati alla trasparenza ed equità normativa. Si precisa infine che i tecnici degli uffici hanno effettuato appositi sopralluoghi sui posti interessati dal provvedimento». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere del Pd Marietta Tidei che ha parlato di una decisione vergognosa. «Sarebbe stato più opportuno – spiega – individuare una sede provvisoria in attesa del bando e dell’assegnazione di una sede definitiva. L’Amministrazione avrebbe potuto cercare in questi tre anni e mezzo spazi più adeguati e dignitosi e soprattutto organizzare, così come avviene nelle città civili, una rete tra le associazioni orientandole, ad esempio, sulle opportunità di finanziamento che arrivano dalla Provincia e dalla Regione, ad oggi invece l’unica azione significativa messa in campo dall’Amministrazione è uno sfratto».
Amministrazione
2 Novembre 2011
Via Giusti, bufera sullo sfratto dei volontari