CIVITAVECCHIA – Si è discussa nei giorni scorsi la posizione dei civitavecchiesi Antonello Volpi e Primo Petronilli, finiti nella rete dei carabinieri nell’ambito della cosiddetta ‘‘Operazione Meco’’ dal nome del principale indagato Domenico Gabelli. Il primo deve rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre a Petronilli è stato contestato un episodio di estorsione. Al primo, difeso dall’avvocato Daniele Barbieri, erano stati inflitti in primo grado tre anni e quattro mesi. Una pena completamente ribaltata in Appello. I giudici hanno infatti ridotto di oltre due anni la pena: per lui, infatti, si parla di un solo anno. Il problema è che ha già trascorso più di 12 mesi agli arresti. Soddisfatto, ovviamente, l’avvocato barbieri che già all’indomani della sentenza di primo grado aveva sottolineato «i pochissimi elementi di prova contro Volpi. Non capiamo – aveva spiegato – come si sia arrivati ad una simile condanna non essendo stato contestato neanche un episodio particolare». Soltanto di un mese, invece, è stata ridotta la pena di Primo Petronilli, accusato di estorsione, con l’avvocato Maruccio che, già in primo grado, aveva contestato punto per punto le tesi dell’accusa, dando all’episodio contestato una connotazione diversa da quella dell’estorsione e facendolo rientrare nell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni.