TARQUINIA – Mancato rispetto delle distanze degli stalli dagli incroci. Una Barriera San Giusto ormai al collasso, dove non è più possibile trovare un posteggio libero neanche al quinto giro. Idem per l’ospedale. I commercianti del centro storico che reclamano a gran voce le modifiche al provvedimento. La Zona a sosta contrallata, introdotta dall’amministrazione Mazzola, continua così a far discutere. Il malcontento aumenta e con ogni probabilità è pure destinato ad esplodere nelle prossime settimane, quando saranno intensificati i controlli e si passerà alle sanzioni per gli automobilisti che non rispetteranno le regole. Cittadini e turisti incrementano l’elenco delle lamentele e la raccolta di firme avviata dagli esponenti del Popolo della libertà con l’obiettivo di revocare il provvedimento che di fatto istituisce molti più parcheggi a pagamento di quanto ce ne fossero prima, ha già superato quota mille. Ad aggiungersi alle polemiche, arriva anche lo scontro tra commercianti, o meglio tra la maggioranza degli operatori commerciali del centro storico e il presidente di Tarquinia Viva Maurizio Leoncelli. I commercianti hanno infatti presentato in Comune un documento per proporre modifiche alla zsc, suscitando però l’immediata reazione di Leoncelli che anzichè rappresentare le loro istanze, difende a spada tratta il provvedimento sui parcheggi blu. Come se non bastasse, a tuonare contro una sinistra che adotta «due pesi e due misure», interviene anche il segretario locale della Fiamma Tricolore, Marco Calisti che sventola un vecchio articolo del 2003 nel quale l’attuale presidente del consiglio comunale, Alessandro Dinelli, che all’epoca sedeva sugli scranni dell’opposizione, si schiera contro i parcheggi a pagamentio istituiti dall’allora amministrazione Giulivi. Dinelli parlava di alcuni parcheggi a pagamento nel centro e al Lido fuori norma. Ma molti cittadini, come pure lo stesso Calisti, non mancano di sottolineare che gli attuali stalli in molti casi si trovano a meno di cinque metri dagli incroci, così come stabilito dal codice della strada, «Solo per fare cassa e disegnare più stalli». Parcheggiare poi tra due macchine in sosta è, in taluni casi, un’impresa solo per i più longilinei. Per non dire di turisti e non residenti, alle prese con un vero rebus quando devono parcheggiare in centro. Nonostante le indicazioni, infatti, l’automobilista è indotto nell’errore: il posteggio a striscia bianca, seppure trovato libero, non può essere utilizzato, essendo previsto l’utilizzo ai residenti. Chi viene da fuori le mura è infatti costretto a pagare il dazio. Insomma il caos. E i tarquiniesi non ci vogliono stare.
Cronaca
2 Novembre 2011
Zsc, la barriera al collasso