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    Sanità
    30 Novembre 2011
    Il garante dei detenuti in visita ad Aurelia

    CIVITAVECCHIA – Visita lampo del Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni alla Casa Circondariale di via Aurelia a Civitavecchia, per presenziare ad uno dei periodici appuntamenti coi detenuti. La visita è stata organizzata dalla ASL RomaF per la promozione della salute all’interno degli istituti di pena. La direttrice del carcere, Silvana Sergi ha accompagnato il Garante ed il Direttore Generale della ASL Squarcione, i quali hanno illustrato al gruppo di recluse della sezione femminile selezionato in questo step, il tema dell’incontro è stato il valore della salute in termini temporali circoscritti (nel periodo di detenzione), sia per quanto riguarda il futuro più o meno prossimo che vedrà il reinserimento nella vita normale. L’Azienda ROMA F si è attivata attraverso progetti di prevenzione di educazione e di supporto medico multi specialistici all’interno del carcere. «Nelle carceri di Roma c’è una situazione drammatica – ha spiegato Marroni – legata al sovraffollamento e aggravata dalla carenza di personale e di risorse finanziare. Nella realtà civitavecchiese, nonostante le difficoltà e la sempre più stringente mancanza di risorse, la situazione è comunque migliore, anche per l’impegno che la Direzione della ASL Roma F e la necessaria sinergia con la Direzione della Casa Circondariale stanno producendo in termini di diritto alla salute». La direttrice del carcere invece ha sottolineato: «L’impegno della ASL è cresciuto in termini qualitativi e quantitativi e questo per la nostra realtà penitenziaria, cosi particolare per le imponenti percentuali di detenuti stranieri che ospita, è un grosso segnale di sensibilità e di rispetto». Il Direttore Generale dell’Asl Roma F, Squarcione ha invece evidenziato che: «Il diritto alla salute non distingue tra cittadino libero e cittadino recluso, e noi come Azienda Sanitaria Pubblica ce la stiamo mettendo tutta per assicurare questo diritto a 360 gradi. Le difficoltà economiche e strutturali non ci hanno impedito sinora di ottimizzare i nostri volumi di attività assistenziale dedicati alla popolazione carceraria, e sono fiducioso che anche da parte regionale, nel momento di ribilanciare le assegnazioni di risorse, non rimarranno insensibili alle tante particolarità che questa ASL contempera nel proprio territorio: insediamenti industriali, Polo energetico, due Istituti Carcerari, il porto crocieristico più importante del Mediterraneo, 28 comuni e 350 mila cittadini spalmati tra mare, laghi, riserve naturali, aree protette e territorio interno».