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    Economia e Lavoro
    30 Novembre 2011
    Imprese e ambiente: entrata in vigore la norma sul Sistri

    di MARIA ASSUNTA COZZOLINO CIVITAVECCHIA – Dal 17 settembre è in vigore una norma di particolare rilevanza per le imprese ed il loro rapporto con l’ambiente. Si tratta dell’ art. 6, commi 2, 3 e 3 bis del D.L. 138/2011 – convertito con modifiche dalla legge del 14 settembre 2011, n. 148 – che ha ripristinato l’operatività del c.d. SISTRI.
    Cos’è il SISTRI? Quali i soggetti, i termini e le condizioni della sua applicazione? Lo chiediamo all’Avv. Luisa Capicotto, esperta in Diritto Ambientale e componente del Comitato scientifico di ‘Ambientevivo’.
    “Il SISTRI è un sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, introdotto nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATT) per l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e urbani per la Campania. Un sistema innovativo per coniugare tutela dell’ambiente, efficienza e legalità”.
    Le imprese – come individuate dal D.M. 17.12.2009 – dovranno, dunque, a breve adottare tale sistema informatizzato, considerando, comunque, che il legislatore – seguendo un criterio di gradualità – ha previsto un regime transitorio per consentire la progressiva operatività del SISTRI e rendere efficace il funzionamento delle tecnologie ad esso connesse”. “Fino al 15.12.2011 – prosegue l’esperta – il MATT procederà, infatti, alla verifica tecnica delle componenti software e hardware attraverso l’organizzazione di test di funzionamento”.
    Una precisazione s’impone con riguardo ai soggetti destinatari, alla tipologia di ‘rifiuto’sottoposte al sistema ed ai termini di operatività. La norma individua, infatti, diversi destinatari stabilendo, per le imprese già obbligate a rispettare il SISTRI, il termine del 9.02.2012; mentre, sono sottoposti ad un regime eccezionale, i piccolissimi produttori di rifiuti pericolosi, ovvero le imprese con meno di 10 dipendenti per i quali la L. 104/2011 ha stabilito che la data di entrata in vigore non potesse essere precedente al 1.6.2012 demandando la regolamentazione ad un apposito decreto. “Per quanto concerne invece il ‘rifuto’ – conclude l’Avv. Capicotto – entro il 16 dicembre 2011, il MATT dovrà individuarne le specifiche tipologie, secondo il criterio della “quantità e criticità ambientale’”. Per maggiori dettagli si rinvia al sito: www.sistri.it