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    Sport
    30 Novembre 2011
    Kickboxing. Proietti e Morabito rivelano i segreti del successo mondiale

    di ALESSIO ALESSI

    Dopo la vittoria del Mondiale, lo scorso 5 giugno a Tivoli, Azzurra Proietti e Paolo Morabito hanno svelato qualche piccolo segreto e tutti i sacrifici che spesso anche gli amanti della Kick Boxing non conoscono. Prima ha parlato la campionessa civitavecchiese:
    Cosa c’è dietro questa affermazione?
    «È stata una vittoria cercata. Ci siamo preparati tanto, con allenamenti da professionisti, sostenendo un ritmo arduo da sopportare, considerando anche il fatto che entrambi lavoriamo. Le sedute sono state molto intense e siamo arrivati all’evento preparati e motivati al punto giusto. Siamo stati seguiti da professionisti. Il nostro istruttore, nonostante sia a Frosinone, ci è stato molto vicino».
    Chi si sente di ringraziare?
    «Mi sento di ringraziare in modo particolare Paolo, lui è stato un po’ tutto per me: il mio angolo, il mio fidanzato, il mio allenatore, il mio preparatore. Tutto quello che ho ottenuto, l’ho conquistato anche grazie al suo aiuto e alla sua pazienza».
    Quali i prossimi impegni?
    «La corona italiana Pro a Sora. Vado all’assalto di questo titolo che non ho potuto conquistare agli italiani svoltisi ad aprile, ciò per colpa di un piccolo infortunio. Siamo appena tornati da Tivoli, ma non abbiamo mai smesso di prepararci, il prossimo impegno prevede 5 round da 2 minuti, sarà molto dura».
    Poi si è espresso anche Paolo Morabito:
    Quanti sacrifici occorrono per raggiungere obiettivi di tale portata?
    «I sacrifici sono tanti. Per noi giovani rimanere a casa il sabato sera o non poter mangiare una semplice pizza comporta un pizzico di sacrificio. Quando poi si raggiunge un oro, però, le piccole privazioni cadono nel dimenticatoio».
    Anche lei a breve salirà nuovamente sul quadrato.
    «Combatto nello stesso galà in cui gareggia Azzurra. L’appuntamento dovrebbe essere per luglio. A dicembre ho messo ko il fighter Mimmo D’Elia e lui ha voluto la rivincita. Sarà un incontro senza protezioni e quindi molto duro. Salirò sul ring pronto, motivato e allenato come sempre, sono fiducioso nelle mie possibilità».