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    Economia e Lavoro
    30 Novembre 2011
    «Terme, nel 2013 il primo bagno»

    di MASSIMILIANO GRASSO

    CIVITAVECCHIA – «Non sono abituato a fare proclami, ma se non ci saranno ulteriori sorprese dal punto di vista burocratico, ritengo che per l’estate 2013 i civitavecchiesi potranno fare il loro primo bagno termale». Parola di Giuseppe Sarnella, l’imprenditore che ha acquistato l’area delle terme e che ad oggi è il più serio ed autorevole candidato a realizzare quella che finora, per decenni, ha rappresentato una autentica chimera non solo per la città, ma per tutto il territorio. «Il Comune – spiega Sarnella – dovrà ora compiere l’ultimo passo, ossia pubblicare li bando per la realizzazione ela gestione dell’impianto pubblico. Noi, ovviamente, siamo interessati e parteciperemo presentando la nostra proposta. Se poi dovesse vincere qualcun altro, non sarebbe un problema, visto che comunque le aree sono di nostra proprietà e ci limiteremmo dunque ad avere un altro ruolo». Sarnella, proprietario della Sar Hotel, è una figura molto conosciuta a Roma, e non solo, proprio come imprenditore nel settore del turismo. Proprietario e gestore di diversi alberghi di prima categoria, Sarnella non nasconde l’ambizione di essere colui che, dopo tanti anni, realizzerà il progetto termale. «Attenzione – chiarisce – la nostra idea è quella di non fare solo le terme, intese nella maniera tradizionale, ma una vera e propria città termale. Ho sentito le immancabili voci e polemiche su presunte speculazioni edilizie, ma voglio chiarire che io faccio l’imprenditore turistico-alberghiero, quindi, semmai, la parte residenziale è quella che mi interessa meno. Stiamo già dando una mano per recuperare la Ficoncella e renderla pienamente fruibile, in modo più che dignitoso, rispetto a ciò che abbiamo trovato. Inoltre, purtroppo, lo scheletro dell’albergo termale così com’è sarebbe destinato a nascere già vecchio e superato. Si tratta di una struttura pensata oltre dieci anni fa, quando si realizzavano ‘‘solo’’ le terme. Oggi questo tipo di strutture, per essere attrattive, devono essere immaginate in modo molto diverso, per evitare che possano essere subito attanagliate dalla crisi del termalismo tradizionale Faremo qualcosa che funzionerà per i prossimi vent’anni, mirando ad una clientela non solo romana, ma nazionale e internazionale». L’auspicio di tutti i civitavecchiesi è che l’obiettivo possa essere centrato.