di PAOLO LA ROSA –
Ancora in forse il teatro di uno dei più attesi ed importanti match dell’anno. Ieri si è svolta infatti la conferenza stampa ufficiale inerente al prossimo combattimento di Silvio Branco. Si è detto che il match si disputerà il 25 novembre ma non è dato ancora sapere dove. Ancora Milano e Roma le città indicate come possibili cornici, nella giornata di venerdi la probabile conferma definitiva. Un incontro dall’indubbio valore e dalla portata assoluta. A contendersi il titolo mondiale categoria W.B.C., due titani della nobile arte, due atleti dalle prerogative e peculiarità tecniche opposte ed antitetiche. Da una parte Silvio Branco: classe ‘66, 184 cm per 88kg, pilastro del movimento italiano ed internazionale, pugile estremamente pulito, elegante e tecnico, insomma una delle figure di riferimento nel mondo della boxe che conta. Dall’altra Giacobbe Fragomeni, classe ‘69, 177 cm per 89kg, atleta dalle antitetiche qualità tecniche e fisiche rispetto al civitavecchiese. Atleta massicio e dalle leve più corte, Fragomeni si esprime in un pugilato più fisico e d’attacco. Il campione dei massimi leggeri, Silvio Branco si esprime proprio sull’incontro con Fragomeni: «Il match di novembre si preannuncia come uno degli eventi pugilistici dell’anno. In settimana dovrei avere la conferma della location per l’incontro. Due filosofie pugilistiche diverse, io sono un atleta forse più tecnico rispetto a Giacobbe, mi muovo diversamente, pratico una boxe di studio e metodo. Lui rientra nella categoria dei picchiatori, viene dentro la guardia ed è fisicamente molto forte. Sul match, c è molto interesse, oltre al livello qualitativo che potenzialmente può offrire il match, l’analisi si può anche concentrare sulla differente concezione e filosofia pugilistica. Dal punto di vista della preparazione, stiamo lavorando intensamente con Gino Lauro, sulle varie declinazioni della resistenza. Anche con Mario Massai, sul piano tecnico stiamo affrontando ed eseguendo un ottimo lavoro. Adesso fisicamente sono intorno al 50% della condizione, ma voglio ottimizzare al massimo la forma atletica».