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    Sport
    30 Novembre 2011
    Pallanuoto. Snc Privilege Yard, il giorno dopo

    di PAOLO LA ROSA

    La Snc Privilege esce definitivamente dal discorso A1, uscendo sconfitta in gara 3 allo stadio Momumentale di Torino nella bella della fase play off del campionato A2 di pallanuoto.
    Finisce 13-10 a favore del Torino, in un confronto che ha visto i piemontesi dirigere ed amministrare una partita fin da subito in salita per i rossocelesti, con un rigore ravvisato per fallo di Simeoni dopo pochi minuti di gioco. Un Torino 81 allestito e schierato ottimamente da Marco Risso allenatore della compagine piemontese, con esperienze e trascorsi di gestioni nazionali. Una compagine che ha avuto l’indubbio merito e la capacità per tutta la durata dell’incontro di mettere in seria difficoltà una formazione il cui tasso e dimensione tecnica sono ormai evidenti e chiari a tutti. Snc Privilege che ha condotto e gestito un torneo di A2 sempre ai massimo livelli esprimendo in ogni partita buon gioco ed una pallanuoto basata su trame e sistemi di gioco amministrati con estrema professionalità e competenza da Marco Pagliarini tecnico della Privilege.
    Il difensore rossoceleste Fabrizio Rinaldi, spesso protagonista di accesi scontri a proteggere la retroguardia rossoceleste ed autore nel corso della stagione di pregevolissime ed autorevoli performance si esprime sul deludente 13-10 di Stadio Monumentale:
    È contemplabile l’ ipotesi di una eventuale sottovalutazione del Torino nel pregara?
    «Assolutamente no, da parte nostra da subito c’e stata la coscienza e la consapevolezza del valore del Torino, sapevamo che squadra andavamo ad incontrare ed abbiamo la tranquillità e laserenità di esserci espressi al massimo».
    Quindi ancora su base oggettiva al di là del risultato si può parlare di una sostanziale differenza tecnica tra le formazioni?
    «Noi sicuramente conosciamo il nostro valore, dall’ esperienza e bravura del nostro allenatore a tutti gli elementi della squadra, sappiamo ed abbiamo la certezza di non essere secondi a nessuno».
    Su questo 13-10, quanto Torino c’è stato e forse, più probabilmente quanta Privilege è mancata?
    «Hanno fatto la loro partita, si sono suddivisi meccanicamente e diligentemente, compiti e responsabilità, dettando ed organizzando la partita. Non recriminiamo su nulla, non vogliamo assolutamente alimentare polemiche su eventuali arbitraggi controversi. Abbiamo dato il massimo ma è andata male, purtroppo non siamo riusciti a partire bene come ci aveva chiesto il nostro allenatore».
    Dal punto di vista tecnico, cosa non ha girato per il verso giusto?
    «Purtroppo il fatto di aver iniziato in svantaggio è stato un peso psicologico. Proprio per questo abbiamo dovuto sempre rincorrere, c’è stato un affanno continuo e ciò ha contribuito ad una mancanza di lucidità, specie sotto porta».