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    Economia e Lavoro
    30 Novembre 2011
    Pmi, risorse per le garanzie dei confidi

    di MARIASSUNTA COZZOLINO
    CIVITAVECCHIA – Ancora un’iniziativa governativa a favore delle c.d. ‘reti d’imprese’.
    Nella Gazzetta Ufficiale del 7 settembre u.s. è stato pubblicato il Decreto 6 giugno 2011 dal titolo ‘Riserva alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi, nell’ambito delle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
    Si tratta di un provvedimento con il quale il Ministro Del Lavoro e delle Politiche Sociali – di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro dello Sviluppo Economico – ha destinato una quota delle risorse del Fondo Centrale di Garanzia (detto anche Fondo di Garanzia per le PMI) a favore dei confidi.
    La quota – pari a 10 milioni di euro – è destinata ai confidi con sede legale nelle province che presentano il più alto tasso di utilizzazione della Cassa integrazione guadagni relativamente ad operazioni finanziarie a favore di imprese ubicate nelle medesime province. La distribuzione della somma avverrà in base alla graduatoria stilata dal Ministero secondo il criterio del totale delle ore di Cassa integrazione nel periodo compreso tra gennaio 2008 e settembre 2010. La riserva ha validità per un triennio a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto e opera in caso di carenza di risorse disponibili per la concessione di cogaranzie e controgaranzie.
    Con tali fondi si vuole, dunque, sostenere lo sviluppo della PMI concedendo una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle Banche, anche per investimenti all’estero. L’impresa che necessiti di un finanziamento finalizzato all’attività di impresa potrà, dunque, chiedere alla Banca di garantire l’operazione con la garanzia pubblica. L’attivazione di questa garanzia è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato.
    In alternativa, l’impresa può attivare la controgaranzia rivolgendosi ai confidi o ad altro fondo di garanzia che provvederanno ad inviare la domanda di controgaranzia al Fondo.
    Maggiori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale del Governo: http://bit.ly/nI2U5h