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    Cronaca
    30 Novembre 2011
    Termosifoni spenti, Salvatore Carai: «Un guasto imprevedibile subito risolto»

    MONTALTO – Un guasto tecnico e imprevedibile che ha impedito l’avvio dell’impianto di riscaldamento alla scuola materna di Montalto di Castro. Così interviene il sindaco Salvatore Carai in risposta alle polemiche sollevate dai genitori dei piccoli alunni della materna e accolte dalle forze politiche d’opposizione, quali ad esempio i consiglieri comunali Sergio Caci e Fabiola Talenti. Il sindaco rimarca che il problema è stato subito risolto e parla di «sciacallaggio politico». «Mi sento il dovere di fare solo un po’ di chiarezza e di verità per far sapere ai cittadini montaltesi quello che è accaduto alla scuola materna e che da qualcuno è stato usato strumentalmente a scopi elettoralistici», dice Carai che si scusa con i piccoli studenti, le loro famiglie e le insegnanti. «La verifica dell’impianto – spiega il sindaco – è stata effettuata dall’ufficio tecnico del Comune prima dell’inizio dell’anno scolastico e tutto è risultato a posto. Al momento dell’avvio, poi, è saltato fuori quel problema per il quale siamo subito intervenuti. Il riscaldamento ha ripreso a funzionare regolarmente nelle aule e nella mensa». «Al contrario di quanto affermato da qualcuno – sottolinea ancora Carai – non c’è stata alcuna segnalazione di presunti guasti o malfunzionamenti dell’impianto che poteva far presagire quanto poi avvenuto. Non è neanche vero che ai genitori è toccato pagare le spese per l’acquisto di materiale di cui si deve far carico l’amministrazione comunale». Anche la dirigente scolastica interviene sulla questione: «Purtroppo – commenta Grazia Olimpieri – il danno è stato rilevato solo nella fase dell’accensione e il disagio per gli alunni e il personale è stato considerevole. Colgo l’occasione anche per precisare che l’amministrazione comunale è attenta verso la scuola, collabora attivamente per la realizzazione del piano per l’offerta formativa sostenendo con adeguati finanziamenti i servizi, gli acquisti di materiali didattici e sanitari, i progetti con esperti esterni». Intanto però la Talenti (Pdl) insiste: «Il malfunzionamento era noto da tempo, è inaccettabile che non si sia intervenuti celermente per risolvere un problema che danneggia bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. È inconcepibile che nel comune che era il più ricco d’Italia accadano fatti del genere».