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    Cronaca
    30 Novembre 2011
    Vulci, 7 'tombaroli' nella rete dei Carabinieri

     MONTALTO DI CASTRO – Nella tarda serata di venerdì, i carabinieri della stazione di Montalto di Castro, coordinati dal comando compagnia di Tuscania, hanno eseguito, a conclusione di articolate indagini mirate al contrasto del fenomeno del trafugamento e commercio di opere di interesse archeologico, una importante operazione di polizia giudiziaria, sorprendendo una banda di sette persone, tutte residenti nella città castrense e paesi limitrofi, mentre erano intenti a sbancare, con l’utilizzo di un trattore cingolato, un terreno all’interno dell’area archeologica di Vulci, con il fine di rinvenire tombe etrusche. I sette erano da tempo tenuti sotto controllo dai carabinieri del maresciallo Zampone ed alcuni sono risultati non nuovi ad operazioni del genere in quanto, oltre ad essere stati trovati in possesso di numerosi arnesi utilizzati dai trafugatori di tombe, hanno dimostrato di essere particolarmente competenti nel campo specifico. Il luogo dove è avvenuta l’operazione, infatti, inserito nel parco archeologico di Vulci, risulta di notevole interesse archeologico, per cui è stato interessato anche il personale tecnico della Soprintendenza per i beni artistici e storici per il Lazio ed i Carabinieri del comando carabinieri tutela patrimonio artistico. Il cingolato e gli arnesi sono stati sequestrati dagli inquirenti, mentre l’intera zona è stata delimitata e messa in sicurezza. L’attività dei carabinieri continuerà nei prossimi mesi con un’intensa attività di monitoraggio, in particolare su tutta la zona di interesse, ma anche sull’intero territorio. I sette denunciati dovranno ora rispondere di violazione in materia di ricerche archeologiche e scavi clandestini in zona gravata da vincoli.