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    Politica
    27 Gennaio 2012
    Truffa ai danni del Comune di Montalto di Castro: polemica Caci-Carai

    MONTALTO – La campagna elettorale a Montalto di Castro parte con lo scontro sul tema della truffa milionaria in Comune. Qualche giorno fa, presso il tribunale di Civitavecchia, si è svolta l’udienza del processo che vede coinvolto il Comune castrense per la truffa che tra il 2005 ed il 2010 avrebbe consentito agli imputati, una donna (ex dirigente dell’ufficio contabile) e due uomini, di sottrarre oltre un milione di euro dalle casse dell’ente. “Apprendiamo dai giornali – commentano dal movimento politico “Obiettivo Comune’’ che fa capo a Sergio Caci, candidato sindaco – che il Comune si è costituito parte civile nella vicenda. Mentre in un primo momento con una delibera del 2010 l’amministrazione aveva autorizzato il sindaco a procedere per conto del Comune di Montalto nei procedimenti penali, oggi ci lascia perplessi il fatto che Carai non si sia presentato all’udienza, mandando un avvocato e giustificandosi così: ‘Il sindaco per improrogabili ed urgenti impegni legati al proprio ruolo istituzionale,  non potrà essere presente all’udienza fissata per il 19 gennaio nel procedimento pendente dinnanzi alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia n.3164/10 R.G. Notizie di reato’”. Obiettivo Comune ironizza, parlando di “un peccato che il primo cittadino non abbia partecipato al processo. Forse il giudice voleva capire bene come sia stato possibile che l’amministrazione non si sia mai accorta del furto milionario che stava subendo”. “Chiederemo a Carai – dicono dal movimento che fa capo a Sergio Caci – quali fossero questi impegni improrogabili ed urgenti per i quali non ha potuto presentarsi in tribunale. Ci sembra inoltre che il sindaco, di provenienza Pd, abbia utilizzato lo stesso metodo di Berlusconi per non partecipare ai processi. Come si fa dunque a criticare un operato di una parte politica se poi ci si comporta allo stesso modo?”. Immediata la risposta di Carai che smentisce di non aver partecipato al processo: “Ero in aula – dice il primo cittadino – Obiettivo Comune non perde occasione per dimostrare la propria superficialità ai cittadini di Montalto, dicendo cose false”. “Giorni addietro – spiega Carai – nel tribunale di Civitavecchia si è svolta l’udienza preliminare del processo che vede due uomini e una donna imputati di una truffa da un milione di euro ai danni del Comune di Montalto. Quest’ultimo, parte offesa nel procedimento, rappresentato dall’avvocato Gianluca Luongo, in quella sede si è costituito parte civile. Secondo l’infamante accusa di Obiettivo Comune in aula non era presente il sindaco, Salvatore Carai. Niente di più falso. Io c’ero e con me c’era anche il vicesindaco Angelo Brizi nonostante avessi nominato in via cautelare un procuratore a rappresentarmi nel caso fossi stato impossibilitato a partecipare alle udienze. E serve anche ricordare, a chi fa finta di non sentire, che a seguito della mia denuncia l’autorità giudiziaria ha avviato l’indagine arrivata poi a scoprire la mega-truffa”. “La nostra intenzione – spiega il primo cittadino – è quella di ottenere la restituzione del denaro sottratto e il risarcimento del danno subito. Un procedimento penale che, tra l’altro, ha sortito un primo importante effetto. Uno dei tre imputati, infatti, ha di fatto ammesso le proprie responsabilità e ha dato al Comune una parte (220mila euro) delle somme indebitamente sottratte. Aggiungo che, a differenza di Berlusconi cui vengo associato e che certamente non è mai stato il mio mentore politico, io non sono imputato in un processo penale, come nel suo caso, ma sono il rappresentante della parte lesa”