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    Società
    3 Febbraio 2012
    Villa Ilvana apre le porte ad ‘‘ApertaMente’’

    MONTALTO DI CASTRO – La casa di riposo Villa Ilvana apre le porte ad ‘‘ApertaMente’’ un progetto ideato dalla Fondazione Omnia in collaborazione con l’Università della Tuscia e grazie al contributo della Fondazione Ca.Ri.Civ. rivolto agli ospiti della struttura: «Le attività organizzate all’interno del progetto sono svariate – ha spiegato il presidente della Fondazione Omnia, il dottor Paolo De Angelis – a cominciare dall’orto sociale per il quale sono state previste tre tipologie di strutture: una piccola serra, un ombrario protetto da rete ombreggiante e provvisto di bancali e una circostante superficie lavorata da destinare alle colture a terra. Grazie alla realizzazione di questo piccolo orto – ha aggiunto De Angelis – gli anziani hanno la possibilità di tornare indietro con la mente svolgendo attività che erano soliti compiere anche in passato, riportandoli a stretto contatto con la terra, la natura». Ma le attività non finiscono qui e soprattutto non sono rivolte solo agli ospiti di Villa Ilvana: «Abbiamo ideato anche degli incontri con alcuni studenti delle scuole di Pescia per far sì che i più giovani possano apprendere dai ‘‘nonni’’ attività svolte in passato riaquistando memoria di ciò che potrebbe andare perduto. Ma non solo, anche gli studenti della scuola elementare di Pescia Romana e la compagnia ‘‘Circomare Teatro’’ dal canto loro hanno intrattenuto gli ospiti della Casa di riposo con delle rappresentazioni». Porte aperte anche alle attività di ginnastica dolce e attività di fisioterapia con lo scopo di migliorare la postura, la capacità di deambulazione e il tono muscolare grazie all’uso di piccoli attrezzi da palestra, deambulatori e apprecchi di elettrostimolazione della muscolatura. Sempre nell’ambito del progetto ‘‘ApertaMenente’’ è stato attivato anche il laboratorio di lettura, composto da lettura di brani tratti da autori di interesse che diano spunto a momenti di dialogo e di racconto del proprio vissuto. Soddisfatto il presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. Vincenzo Cacciaglia che però ha sottolineato la necessità di unire le forze «per dare a tutti gli ospiti di strutture simili presenti nel comprensorio, e non solo a Montalto, Cerveteri e Ladispoli (dove sono già attivi) di fruire di progetti di grande rilevanza come questo».