MONTALTO DI CASTRO – Una piantagione di marijuana coltivata in acqua ed allestita all’interno di una villa situata nei pressi del complesso residenziale Torre di Maremma a Montalto di Castro. Una serra realizzata con un nuovo e sofisticato sistema di coltivazione mai sequestrato prima nel Lazio. E’ quanto è stato scoperto dai carabinieri di Montalto di Castro che hanno arrestato un 36enne di Tarquinia, S.S. le sue iniziali. Il giovane è stato sorpreso in casa venerdì scorso dai militari del comandante Sebastiano Zampone, intervenuti durante un servizio mirato al contrasto dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno trovato, in una delle stanze della villa, una vera e propria piantagione allestita in maniera innovativa: una decina di piante marijuana (canapa indica con fusto sviluppato per oltre mezzo metro) erano sistemate all’interno di una tenda, con tanto di sistema di lampade a fluorescenza e ventilatori per il riscaldamento, termostati e misuratori di umidità. Una serra, quindi, realizzata con apparecchiature altamente specializzate, dotate di impianto completo di tipo “idroponico”. “In pratica – ha spiegato il capitano Cuneo – in casa era stata installata una vasca che veniva riempita di acqua distillata. Proprio qui venivano fatte crescere le piantine. Con questo sistema la coltivazione avveniva più velocemente e il principio attivo dello stupefacente era più che duplicato”. Le finestre della stanza erano state sigillate per non far entrare la luce e in terra era presente il materiale che serviva per la crescita della piantagione. Nel dettaglio, ha spiegato il capitano della compagnia di Tuscania Massimo Cuneo, si tratta di una tecnica “fuori suolo”, in sostituzione del terreno agrario, che si avvale di una soluzione nutritiva e un substrato inerte. Il 36enne è stato trasferito al complesso carcerario di Borgata Aurelia con l‘accusa di coltivazione illegale di sostanze stupefacenti.
Cronaca
20 Marzo 2012
Coltivava marijuana in casa: tarquiniese arrestato a Montalto