DI DANTE MARIA CALIENTO
L’ otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di correggere l’eccesso di cartilagine dei padiglioni auricolari e la sua forma cioè orecchie prominenti o “a ventola” (la malformazione più frequente), orecchie con assenza dell’elice (contorno esterno del padiglione), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), macrotia, orecchie a coppa. Queste malformazioni possono esser dovute sia a difetti congeniti (nella maggior parte dei casi), che a problemi acquisiti in seguito a traumi o a neoplasie. La maggior parte dei pazienti che richiede l’otoplastica ha un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni, ma si sottopongono a questo tipo di intervento sia adolescenti che adulti. Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. L’intervento di Otoplastica può essere eseguito sia in anestesia locale che in anestesia generale. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti sopra i 15 anni econsiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa. L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare; la cartilagine viene esposta e viene rimodellata. Alla fine dell’intervento viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa, che deve essere mantenuta per circa due giorni, in modo da proteggere entrambe le orecchie. Più che dolore il paziente avvertirà un fastidio nel periodo post-operatorio ma questo potrà essere in genere ridotto od eliminato con i normali analgesici. La plastica delle orecchie utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno). Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posterioredell’orecchio ma nel caso fossero necessarie incisioni sulla parte anteriore dello stesso queste verranno fatte all’interno delle sue pieghe al fine di nasconderle. Suture interne non removibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Punti di sutura esterni chiudono l’incisione. Nelle 48 ore successive all’operazione il paziente dovrà restare a riposo con la testa sollevata. Piccole macchie di sangue possono essere presenti sul bendaggio compressivo. La medicazione sarà rimossa dopo 2-3 giorni ed il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte. Alla rimozione della medicazione le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre ma tale situazione è normale e migliora in una o due settimane anche se un modesto gonfiore potrà essere notato per ulteriori 2 – 4 settimane. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni. A partire dal quarto giorno si potrà riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, l’esposizione alle basse ed allealte temperature e l’utilizzo degli occhiali. Raramente si possono verificare sanguinamenti, infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo una settimana si potrà riprendere l’ attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall’intervento si potranno progressivamente svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva leggera. L’intervento che negli adulti è normalmente eseguito in day hospital (dimissione in giornata) nei bambini viene solitamente eseguito in day surgery (dimissione il giorno successivo). L’otoplastica crea una forma naturale, portando equilibrio e proporzione alle orecchie ed al viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed all’ autostima.L’ otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di correggere l’eccesso di cartilagine dei padiglioni auricolari e la sua forma cioè orecchie prominenti o “a ventola” (la malformazione più frequente), orecchie con assenza dell’elice (contorno esterno del padiglione), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), macrotia, orecchie a coppa. Queste malformazioni possono esser dovute sia a difetti congeniti (nella maggior parte dei casi), che a problemi acquisiti in seguito a traumi o a neoplasie. La maggior parte dei pazienti che richiede l’otoplastica ha un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni, ma si sottopongono a questo tipo di intervento sia adolescenti che adulti. Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. L’intervento di Otoplastica può essere eseguito sia in anestesia locale che in anestesia generale. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti sopra i 15 anni econsiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa. L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare; la cartilagine viene esposta e viene rimodellata. Alla fine dell’intervento viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa, che deve essere mantenuta per circa due giorni, in modo da proteggere entrambe le orecchie. Più che dolore il paziente avvertirà un fastidio nel periodo post-operatorio ma questo potrà essere in genere ridotto od eliminato con i normali analgesici. La plastica delle orecchie utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno). Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posterioredell’orecchio ma nel caso fossero necessarie incisioni sulla parte anteriore dello stesso queste verranno fatte all’interno delle sue pieghe al fine di nasconderle. Suture interne non removibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Punti di sutura esterni chiudono l’incisione. Nelle 48 ore successive all’operazione il paziente dovrà restare a riposo con la testa sollevata. Piccole macchie di sangue possono essere presenti sul bendaggio compressivo. La medicazione sarà rimossa dopo 2-3 giorni ed il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte. Alla rimozione della medicazione le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre ma tale situazione è normale e migliora in una o due settimane anche se un modesto gonfiore potrà essere notato per ulteriori 2 – 4 settimane. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni. A partire dal quarto giorno si potrà riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, l’esposizione alle basse ed allealte temperature e l’utilizzo degli occhiali. Raramente si possono verificare sanguinamenti, infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo una settimana si potrà riprendere l’ attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall’intervento si potranno progressivamente svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva leggera. L’intervento che negli adulti è normalmente eseguito in day hospital (dimissione in giornata) nei bambini viene solitamente eseguito in day surgery (dimissione il giorno successivo). L’otoplastica crea una forma naturale, portando equilibrio e proporzione alle orecchie ed al viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed all’ autostima.L’ otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di correggere l’eccesso di cartilagine dei padiglioni auricolari e la sua forma cioè orecchie prominenti o “a ventola” (la malformazione più frequente), orecchie con assenza dell’elice (contorno esterno del padiglione), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), macrotia, orecchie a coppa. Queste malformazioni possono esser dovute sia a difetti congeniti (nella maggior parte dei casi), che a problemi acquisiti in seguito a traumi o a neoplasie. La maggior parte dei pazienti che richiede l’otoplastica ha un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni, ma si sottopongono a questo tipo di intervento sia adolescenti che adulti. Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. L’intervento di Otoplastica può essere eseguito sia in anestesia locale che in anestesia generale. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti sopra i 15 anni econsiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa. L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare; la cartilagine viene esposta e viene rimodellata. Alla fine dell’intervento viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa, che deve essere mantenuta per circa due giorni, in modo da proteggere entrambe le orecchie. Più che dolore il paziente avvertirà un fastidio nel periodo post-operatorio ma questo potrà essere in genere ridotto od eliminato con i normali analgesici. La plastica delle orecchie utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno). Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posterioredell’orecchio ma nel caso fossero necessarie incisioni sulla parte anteriore dello stesso queste verranno fatte all’interno delle sue pieghe al fine di nasconderle. Suture interne non removibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Punti di sutura esterni chiudono l’incisione. Nelle 48 ore successive all’operazione il paziente dovrà restare a riposo con la testa sollevata. Piccole macchie di sangue possono essere presenti sul bendaggio compressivo. La medicazione sarà rimossa dopo 2-3 giorni ed il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte. Alla rimozione della medicazione le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre ma tale situazione è normale e migliora in una o due settimane anche se un modesto gonfiore potrà essere notato per ulteriori 2 – 4 settimane. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni. A partire dal quarto giorno si potrà riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, l’esposizione alle basse ed allealte temperature e l’utilizzo degli occhiali. Raramente si possono verificare sanguinamenti, infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo una settimana si potrà riprendere l’ attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall’intervento si potranno progressivamente svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva leggera. L’intervento che negli adulti è normalmente eseguito in day hospital (dimissione in giornata) nei bambini viene solitamente eseguito in day surgery (dimissione il giorno successivo). L’otoplastica crea una forma naturale, portando equilibrio e proporzione alle orecchie ed al viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed all’ autostima.L’ otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di correggere l’eccesso di cartilagine dei padiglioni auricolari e la sua forma cioè orecchie prominenti o “a ventola” (la malformazione più frequente), orecchie con assenza dell’elice (contorno esterno del padiglione), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), macrotia, orecchie a coppa. Queste malformazioni possono esser dovute sia a difetti congeniti (nella maggior parte dei casi), che a problemi acquisiti in seguito a traumi o a neoplasie. La maggior parte dei pazienti che richiede l’otoplastica ha un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni, ma si sottopongono a questo tipo di intervento sia adolescenti che adulti. Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. L’intervento di Otoplastica può essere eseguito sia in anestesia locale che in anestesia generale. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti sopra i 15 anni econsiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa. L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare; la cartilagine viene esposta e viene rimodellata. Alla fine dell’intervento viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa, che deve essere mantenuta per circa due giorni, in modo da proteggere entrambe le orecchie. Più che dolore il paziente avvertirà un fastidio nel periodo post-operatorio ma questo potrà essere in genere ridotto od eliminato con i normali analgesici. La plastica delle orecchie utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno). Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posterioredell’orecchio ma nel caso fossero necessarie incisioni sulla parte anteriore dello stesso queste verranno fatte all’interno delle sue pieghe al fine di nasconderle. Suture interne non removibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Punti di sutura esterni chiudono l’incisione. Nelle 48 ore successive all’operazione il paziente dovrà restare a riposo con la testa sollevata. Piccole macchie di sangue possono essere presenti sul bendaggio compressivo. La medicazione sarà rimossa dopo 2-3 giorni ed il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte. Alla rimozione della medicazione le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre ma tale situazione è normale e migliora in una o due settimane anche se un modesto gonfiore potrà essere notato per ulteriori 2 – 4 settimane. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni. A partire dal quarto giorno si potrà riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, l’esposizione alle basse ed allealte temperature e l’utilizzo degli occhiali. Raramente si possono verificare sanguinamenti, infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo una settimana si potrà riprendere l’ attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall’intervento si potranno progressivamente svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva leggera. L’intervento che negli adulti è normalmente eseguito in day hospital (dimissione in giornata) nei bambini viene solitamente eseguito in day surgery (dimissione il giorno successivo). L’otoplastica crea una forma naturale, portando equilibrio e proporzione alle orecchie ed al viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed all’ autostima.L’ otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di correggere l’eccesso di cartilagine dei padiglioni auricolari e la sua forma cioè orecchie prominenti o “a ventola” (la malformazione più frequente), orecchie con assenza dell’elice (contorno esterno del padiglione), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), macrotia, orecchie a coppa. Queste malformazioni possono esser dovute sia a difetti congeniti (nella maggior parte dei casi), che a problemi acquisiti in seguito a traumi o a neoplasie. La maggior parte dei pazienti che richiede l’otoplastica ha un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni, ma si sottopongono a questo tipo di intervento sia adolescenti che adulti. Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. L’intervento di Otoplastica può essere eseguito sia in anestesia locale che in anestesia generale. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti sopra i 15 anni econsiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa. L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare; la cartilagine viene esposta e viene rimodellata. Alla fine dell’intervento viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa, che deve essere mantenuta per circa due giorni, in modo da proteggere entrambe le orecchie. Più che dolore il paziente avvertirà un fastidio nel periodo post-operatorio ma questo potrà essere in genere ridotto od eliminato con i normali analgesici. La plastica delle orecchie utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno). Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posterioredell’orecchio ma nel caso fossero necessarie incisioni sulla parte anteriore dello stesso queste verranno fatte all’interno delle sue pieghe al fine di nasconderle. Suture interne non removibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Punti di sutura esterni chiudono l’incisione. Nelle 48 ore successive all’operazione il paziente dovrà restare a riposo con la testa sollevata. Piccole macchie di sangue possono essere presenti sul bendaggio compressivo. La medicazione sarà rimossa dopo 2-3 giorni ed il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte. Alla rimozione della medicazione le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre ma tale situazione è normale e migliora in una o due settimane anche se un modesto gonfiore potrà essere notato per ulteriori 2 – 4 settimane. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni. A partire dal quarto giorno si potrà riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, l’esposizione alle basse ed allealte temperature e l’utilizzo degli occhiali. Raramente si possono verificare sanguinamenti, infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo una settimana si potrà riprendere l’ attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall’intervento si potranno progressivamente svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva leggera. L’intervento che negli adulti è normalmente eseguito in day hospital (dimissione in giornata) nei bambini viene solitamente eseguito in day surgery (dimissione il giorno successivo). L’otoplastica crea una forma naturale, portando equilibrio e proporzione alle orecchie ed al viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed all’ autostima.L’ otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di correggere l’eccesso di cartilagine dei padiglioni auricolari e la sua forma cioè orecchie prominenti o “a ventola” (la malformazione più frequente), orecchie con assenza dell’elice (contorno esterno del padiglione), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), macrotia, orecchie a coppa. Queste malformazioni possono esser dovute sia a difetti congeniti (nella maggior parte dei casi), che a problemi acquisiti in seguito a traumi o a neoplasie. La maggior parte dei pazienti che richiede l’otoplastica ha un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni, ma si sottopongono a questo tipo di intervento sia adolescenti che adulti. Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. L’intervento di Otoplastica può essere eseguito sia in anestesia locale che in anestesia generale. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti sopra i 15 anni econsiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa. L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare; la cartilagine viene esposta e viene rimodellata. Alla fine dell’intervento viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa, che deve essere mantenuta per circa due giorni, in modo da proteggere entrambe le orecchie. Più che dolore il paziente avvertirà un fastidio nel periodo post-operatorio ma questo potrà essere in genere ridotto od eliminato con i normali analgesici. La plastica delle orecchie utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno). Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posterioredell’orecchio ma nel caso fossero necessarie incisioni sulla parte anteriore dello stesso queste verranno fatte all’interno delle sue pieghe al fine di nasconderle. Suture interne non removibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Punti di sutura esterni chiudono l’incisione. Nelle 48 ore successive all’operazione il paziente dovrà restare a riposo con la testa sollevata. Piccole macchie di sangue possono essere presenti sul bendaggio compressivo. La medicazione sarà rimossa dopo 2-3 giorni ed il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte. Alla rimozione della medicazione le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre ma tale situazione è normale e migliora in una o due settimane anche se un modesto gonfiore potrà essere notato per ulteriori 2 – 4 settimane. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni. A partire dal quarto giorno si potrà riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, l’esposizione alle basse ed allealte temperature e l’utilizzo degli occhiali. Raramente si possono verificare sanguinamenti, infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo una settimana si potrà riprendere l’ attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall’intervento si potranno progressivamente svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva leggera. L’intervento che negli adulti è normalmente eseguito in day hospital (dimissione in giornata) nei bambini viene solitamente eseguito in day surgery (dimissione il giorno successivo). L’otoplastica crea una forma naturale, portando equilibrio e proporzione alle orecchie ed al viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed all’ autostima.L’ otoplastica, nota più comunemente come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica che consente di correggere l’eccesso di cartilagine dei padiglioni auricolari e la sua forma cioè orecchie prominenti o “a ventola” (la malformazione più frequente), orecchie con assenza dell’elice (contorno esterno del padiglione), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), macrotia, orecchie a coppa. Queste malformazioni possono esser dovute sia a difetti congeniti (nella maggior parte dei casi), che a problemi acquisiti in seguito a traumi o a neoplasie. La maggior parte dei pazienti che richiede l’otoplastica ha un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni, ma si sottopongono a questo tipo di intervento sia adolescenti che adulti. Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. L’intervento di Otoplastica può essere eseguito sia in anestesia locale che in anestesia generale. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti sopra i 15 anni econsiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale è utilizzata per pazienti al di sotto dei 15 anni. L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa. L’intervento consiste nell’incisione e nella rimozione di una piccola losanga di cute sulla parte posteriore del padiglione auricolare; la cartilagine viene esposta e viene rimodellata. Alla fine dell’intervento viene applicata una fasciatura a forma di turbante intorno alla testa, che deve essere mantenuta per circa due giorni, in modo da proteggere entrambe le orecchie. Più che dolore il paziente avvertirà un fastidio nel periodo post-operatorio ma questo potrà essere in genere ridotto od eliminato con i normali analgesici. La plastica delle orecchie utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno). Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posterioredell’orecchio ma nel caso fossero necessarie incisioni sulla parte anteriore dello stesso queste verranno fatte all’interno delle sue pieghe al fine di nasconderle. Suture interne non removibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Punti di sutura esterni chiudono l’incisione. Nelle 48 ore successive all’operazione il paziente dovrà restare a riposo con la testa sollevata. Piccole macchie di sangue possono essere presenti sul bendaggio compressivo. La medicazione sarà rimossa dopo 2-3 giorni ed il paziente indosserà una fascia frontale elastica che terrà giorno e notte per una settimana, poi successivamente per una decina di giorni solo di notte. Alla rimozione della medicazione le orecchie potranno apparire gonfie e bluastre ma tale situazione è normale e migliora in una o due settimane anche se un modesto gonfiore potrà essere notato per ulteriori 2 – 4 settimane. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni. A partire dal quarto giorno si potrà riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, l’esposizione alle basse ed allealte temperature e l’utilizzo degli occhiali. Raramente si possono verificare sanguinamenti, infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo una settimana si potrà riprendere l’ attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall’intervento si potranno progressivamente svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva leggera. L’intervento che negli adulti è normalmente eseguito in day hospital (dimissione in giornata) nei bambini viene solitamente eseguito in day surgery (dimissione il giorno successivo). L’otoplastica crea una forma naturale, portando equilibrio e proporzione alle orecchie ed al viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed all’autostima.