MONTALTO DI CASTRO  – E’ uno dei comuni più ricchi d’Italia, Montato di Castro. Una ricchezza dovuta in primo luogo all’Enel, che da anni paga oltre 12 milioni di euro di Iva per la mega centrale di Pian de Gangani. Un’altra cospicua somma di Ici il Comune l’incassa dall’impianto fotovoltaico più grande d’Europa, già in esercizio. Per questo Montalto  è anche uno dei pochissimi comuni d’Italia, se non l’unico, in cui i residenti non pagano alcuna addizionale Irpef e dove il sindaco ormai ex Salvatore Carai ha  deliberato di applicare la tariffa Imu minima. Nonostante tutto ciò, dopo circa 40 anni filati di amministrazioni di centrosinistra o di sinistra, Montalto è stato conquistato dal centrodestra. Con il 54,43% dei voti è stato infatti eletto sindaco Sergio Caci, 40 anni, dipendente Alitalia (Pdl). La candidata del Pd Paola Peruzzi, ha invece ottenuto il 30,43%. Tra i due candidati ci sono stati oltre 1000 voti di scarto. Un crollo verticale per il Pd e alleati, che finora avevano sempre stravinto con percentuali bulgare. Nei prossimi 2-3 anni, inoltre, sono in ballo contratti per alcuni milioni di euro per lo sfruttamento dell’immagine del parco archeologico di Vulci. Una sorta di paese di Bengodi, con teatro, palestra, megabiblioteca, parchi pubblici, sale polivalenti, edifici scolastici modello e una spiaggia attrezzata per portatori di handicap. Forse è anche per questo che il Pd ritiene la perdita di Montalto gravissima, fino al punto di far passare in secondo piano i successi a Capranica, Ronciglione e Tarquinia.