CIVITAVECCHIA – Rivendicare il ruolo di programmazione e controllo sulla sanità, intraprendere politiche di risparmio e razionalizzazione della spesa e proporre alla Regione le questioni ancora sospese con azioni comuni e coordinate. Sono questi i punti sui quali si è soffermato il sindaco Tidei nel suo intervento di apertura alla Conferenza dei sindaci della Asl Roma F. La Rm F ha comunicato la chiusura in positivo del proprio bilancio per 19 milioni di euro. «Si tratta – ha ricordato il Sindaco – della Asl meno finanziata di tutta la Regione che per ora ha di fatto bloccato queste disponibilità proprio a danni del nostro territorio, dei nostri utenti, di chi insomma ha reso possibili queste economie sopportandone il peso». Ed è stato proprio il direttore generale della RmF Salvatore Squarcione a delineare la situazione attuale dell’azienda locale, senza dimenticare la questione Bracciano, con il provvedimento del Consiglio di Stato sul ‘‘Padre Pio’’. Dopo averne presentati 4, la RmF dovrà rivedere l’atto aziendale per delineare il futuro della azienda. Il degcreto 80, la circolare del Ministero della Salute del 4 aprile scorso e almeno altri due decreti: di questo dovrà tenere conto la Asl per rimodulare e riorganizzare il servizio. Su Civitavecchia, ad esempio, sono previsti 214 posti letto: ogni 17,5 è prevista una struttura complessa cvon primario, ogni 1,31 posti letto, invece, una struttura semplice. Un territorio come la RmF, inoltre, ha bisogno di 1 primario ogni 13.500 abitanti. Questo comporterà un taglio del 40% delle strutture complesse. I sindaci hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Lazio renata Polverini, «soprattutto per la questione finanziaria», ha spiegato Augusto battilocchio di Allumiere. La RmF continua ad essere la ‘Cenerentola’’ del Lazio. Per tutta la RmF gli investimenti in infrastruttura tecnologica sono di un milione emezzo. Di questi 530 mila sono per il San Paolo e 94 mila per il nuovo pronto soccorso e la nuova terapia intensiva. L’obiettivo della Asl sono anche 800 mila euro per 2 tac al San Paolo e al Padre Pio e un investimento da 1 milione 400 mila euro per la risonanza magnetica attesa da anni «per la quale – ha aggiunto Squarcione – cercheremo di trovare fondi diversi da quelli che ci sono stati promessi». Dati alla mano, infine, 563 sono le risorse umane che servirebbero in più. Gioie e dolori per le liste d’attesa. «Le note dolenti – ha concluso – sono dovute a macchine vetuste, come le tac, e al personale in numero non sufficiente».
Sanità
18 Giugno 2012
"Subito un incontro con la Regione"