CIVITAVECCHIA – Ospedale San Paolo alle prese con i problemi di sempre. Con l’arrivo della stagione estiva le condizioni di lavoro del personale dipendente peggiorano, colpa del caldo, della mole di lavoro insostenibile e della ormai nota carenza di personale. Tutti aspetti che portano gli operatori sanitari a fare i salti mortali per cercare di assicurare ai pazienti un servizio efficiente. A cominciare dalla direzione sanitaria del nosocomio, il cui impegno a sostegno dell’utenza è indiscutibile.
Per non parlare poi dei medici e degli infermieri dei singoli reparti, ogni che ogni giorno fanno fronte alle molteplici esigenze dei cittadini. Un discorso a parte merita il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo: è lì che si vive l’essenza dell’arte medica, con il personale in prima linea, tra casi gravi e meno gravi. Il problema però è che la situazione sta per degenerare, soprattutto per quanto riguarda l’impiego degli infermieri. Circa venticinque persone costrette ogni giorno a fare i conti, oltre che con il lavoro, con i turni che slittano per le motivazioni più svariate. Prima tra tutte le assenze per malattia o gravidanza che hanno praticamente messo in ginocchio la categoria. Le sostituzioni non sono certo cosa facile, tanto che dopo numerosi solleciti inviati sia alla direzione sanitaria del San Paolo, sia a quella generale della Asl Roma F, gli infermieri hanno optato per una soluzione drastica: una domanda di trasferimento collettiva ad altro incarico. Circa venticinque persone hanno infatti chiesto di poter lasciare il pronto soccorso perché la mole di lavoro sarebbe insostenibile. A complicare la situazione l’arrivo nel porto di numerose navi cariche di turisti, i quali in svariate occasioni si rivolgono al pronto soccorso del nosocomio locale. Una situazione anomala che ora la Asl Roma F dovrà necessariamente affrontare, garantendo il servizio agli utenti da una parte e consentendo al personale di operare in maniera dignitosa dall’altra.
Sanità
30 Giugno 2012
Fuga di infermieri dal pronto soccorso