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    Cronaca
    14 Luglio 2012
    «A Montalto mancanza di liquidità di cassa per 5 milioni di euro»

    MONTALTO – «Montalto il Comune più ricco d’Italia? No, è il più indebitato». Con queste parole l’assessore al Bilancio di Montalto di Castro, Tito Mezzetti, ha aperto venerdì sera la conferenza stampa sullo stato finanziario del Comune di Montalto di Castro, che la Giunta Caci ha ereditato dall’amministrazione Carai. Da tempo i cittadini si chiedevano quali fossero i problemi finanziari dell’Ente: nella conferenza di venerdì è proprio il caso di dire che i numeri hanno fatto girare la testa: nelle casse comunali manca infatti una liquidità di ben 5 milioni di euro, a fronte di impegni assunti per lo stesso importo dal 2010 al 2012. «Abbiamo sulle nostre spalle un’eredità molto pesante – ha spiegato l’assessore Mezzetti -. Il 26 giugno scorso ci siamo recati dalla Corte dei Conti nel cui colloquio sono stati riscontrati gli stessi rilievi fatti da noi quando eravamo rappresentanti dell’opposizione in consiglio. Ci vorranno due anni o poco più per far sì che l’Ente torni ad essere sano. Il gap dei 5 milioni ha portato l’amministrazione che ci ha preceduto ad accedere alle anticipazioni di tesoreria nel 2010, per 340 giorni su 365 e nel 2011 per 218 giorni nell’arco dei 12 mesi». Per concludere il suo intervento, Tito Mezzetti è riuscito a stupire ancora una volta la grande platea, oltre 300 persone presenti nel complesso monumentale di San Sisto: «La passata amministrazione – ha detto l’assessore al Bilancio, ha infatti acceso mutui con le banche per poco più di 39 milioni di euro. Questo pesante fardello ci costringerà a dover pagare rate da circa 3 milioni di euro l’anno fino al 2024». L’assessore ai Lavori pubblici, patrimonio e demanio, Matteo Carmignani, ha poi illustrato una serie di cifre spese dalla precedente amministrazione nei settori di sua competenza, come ad esempio «i 2.105.931,09 euro per la realizzazione del centro di terapia occupazionale per disabili, che ad oggi si trova in condizioni pessime dopo soli 3 anni ed ha bisogno di un’ampia ristrutturazione». «Come dipartimento – ha dichiarato l’assessore – stiamo cercando di rendere fattibili alcuni progetti, come il porto turistico, che porteranno introito economico nelle tasche dei nostri cittadini: l’obiettivo è inoltre quello di programmare qualsiasi iniziativa per risolvere i problemi che ci sono attualmente, a lungo termine e non solo “sul momento”, come è stato fatto finora per la mancanza di organizzazione». Un capitolo a parte meritano poi le grandi opere pubbliche come il centro commerciale alla marina, in via Tevere, ed il teatro: «Su quest’ultimo stiamo visionando l’intera documentazione in merito al progetto – ha aggiunto Carmignani -; vogliamo effettivamente  verificare se ciò che è stato pagato all’interno della struttura sia stato effettivamente realizzato. In merito al centro servizi di via Tevere non capiamo poi come sia stato possibile vendere l’area per 900 mila euro e poi comprare alcuni locali all’interno dello stabile per la medesima cifra: dov’è stato – ha concluso l’assessore – il guadagno per l’Ente?». Il sindaco Sergio Caci ha infine illustrato gli obiettivi per i quali la sua amministrazione si sta già muovendo, dopo appena 60 giorni dall’insediamento: «E’ in atto – ha spiegato il primo cittadino – una ristrutturazione della Società Mastarna per ridare slancio al Parco di Vulci. Lavoriamo giorno e  notte in stretto contatto con la Regione per far sì che il porto turistico diventi realtà nel più breve arco di tempo possibile. In merito all’agricoltura, sempre insieme alla Regione, ci siamo fatti capofila del bando ‘‘Misura 124’’, che porterà allo sviluppo delle nostre aziende locali». «Stiamo inoltre risolvendo il problema dell’acqua a Pescia Romana: non è possibile infatti – ha aggiunto Caci – che ci siano cittadini che da anni, senza che nessuno abbia mai fatto qualcosa, nel periodo estivo hanno mancanza di acqua nelle loro abitazioni. Montalto ha bisogno di quella linearità amministrativa che non ha mai avuto da chi ci ha preceduto fino allo scorso 7 di maggio: solo così il comune potrà tornare economicamente sano ed essere riconosciuto come fiore all’occhiello della Tuscia, com’era fino a  10 anni fa». (a.r.)