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    Cronaca
    16 Ottobre 2012
    Truffa e ricettazione di auto di lusso: otto arresti

    MONTALTO DI CASTRO – Otto ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere e due ai domiciliari, a carico di persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata principalmente alla truffa e ricettazione nel settore della compravendita di autovetture di grossa cilindrata, nell’ambito di un sodalizio operante nel Lazio, in Molise e Nord Italia. Questo il risultato del blitz scattato alle prime luci dell’alba, quando 60 Carabinieri della Compagnia di Tuscania, con la collaborazione di quelli dei comandi di Frascati, Campobasso, Latina e Padova hanno notificato le ordinanze emesse dalla Procura della Repubblica di Roma, pm Attilio Pisani e gip Arturi. Eseguite numerose perquisizioni nei confronti delle persone arrestate, alcune delle quali riconducibili al noto clan capitolino dei Casamonica, sia a Roma che nelle province di Viterbo, Latina, Campobasso e Padova. Interessate dall’operazione, denominata ‘‘Autoflop’’, anche le città di Tarquinia e Montalto di Castro. L’attività investigativa è iniziata nell’agosto 2011 proprio da Montalto, dopo la denuncia per truffa sporta da un giovane imprenditore siciliano residente nella cittadina castrense, rimasto raggirato a seguito della vendita della propria autovettura, saldata con assegni risultati provento di furto. «Il tutto è partito da una denuncia di un ragazzo di Montalto – ha spiegato infatti il capitano della Compagnia Carabinieri di Tuscania, Massimo Cuneo – che aveva messo in vendita una Mercedes su un sito Internet, ma era stato pagato con assegni rubati. Da questa segnalazione sono iniziati gli approfondimenti che ci hanno permesso di smascherare l’attività capillare del gruppo di malviventi che aveva contatti in tutta Italia». I complessi accertamenti dei Carabinieri, con indagini che si sono protratte anche fuori della provincia di Viterbo, hanno infatti consentito di smascherare e smantellare l’organizzazione criminale, a capo della quale figuravano proprio soggetti appartenenti al clan malavitoso dei Casamonica. Un sodalizio dedito all’attività di compravendita di numerose autovetture di lusso come Porsche, Bmw e Mercedes. Con la complicità di alcune agenzie di disbrigo pratiche auto di Roma, venivano acquistate le super macchine, con assegni circolari rubati. I veicoli venivano poi reintestati mediante la falsificazione dei documenti di circolazione a soggetti vicini all’organizzazione criminale. In pratica la compravendita avveniva dando in contrassegno assegni circolari, risultati rubati in bianco dall’interno del caveau del Monte dei Paschi di Siena a Vigatto, in provincia di Parma e abusivamente compilati e consegnati alle ignare vittime, inconsapevoli dell’inganno, vista anche l’affidabilità offerta dal titolo di pagamento, procurando così alle vittime danni di rilevante entità. Le macchine, dopo essere state reintestate a terze persone mediante la falsificazione dei documenti di circolazione e con la complicità degli addetti a concessionarie ed agenzie di pratiche auto della capitale, venivano rimesse in vendita attraverso siti Internet e concessionarie palatine, consentendo quindi all’organizzazione di intascare considerevoli guadagni. Complessivamente l’operazione vede coinvolte 12 persone, di cui otto finite in manette. Durante il blitz sono state trovate cinque autovetture di grossa cilindrata, per un valore superiore ai 200mila euro. Sequestrata anche una consistente documentazione riconducibile a numerosi altri affari. I faldoni saranno esaminati dagli investigatori, per scoprire altri eventuali raggiri. (a.r.)