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    Cronaca
    19 Novembre 2012
    In arrivo i primi stanziamenti

    MONTALTO DI CASTRO – Una lunga lista di ringraziamenti poi il sospiro di sollievo: “Non ci sono stati né morti né feriti”. Così il sindaco di Montalto di Castro, Sergio Caci, stamattina ha stilato un bilancio dei sei giorni di emergenza all’indomani dell’alluvione che ha portato all’esondazione del Fiora e all’allagamento di case, scantinati, esercizi commerciali, campi coltivati, con gravi danni anche al settore della pesca. Un bilancio che supera di gran lunga i tre milioni di euro e che ha spaventato lo stesso Sindaco. “Solo nei prossimi giorni – ha detto – avremo il quadro completo della situazione, ma stiamo nell’ordine di milioni di euro di danni”. “Un’emergenza che ci vede uscire comunque vincitori – ha detto con soddisfazione Caci – grazie alle operazioni di soccorso che sono state messe in piedi in maniera egregia”. Al lavoro, sin da domenica scorsa, i volontari della Prociv Arci, il prefetto Scolamiero e il suo vice dottoressa Amalfitano, che il sindaco ha ringraziato “per aver organizzato in tempi record la macchina dei soccorsi”. In campo anche le forze di polizia, i carabinieri, la polizia locale, la Guardia di Finanza con il nucleo sommozzatori, la Forestale, la Capitaneria di Porto, i  Vigili del fuoco. Ringraziamenti  anche alla Regione Lazio, all’Anas, all’Enel, all’Esercito, alle ditte locali “disponibili per aiutare nei momenti di disagio”, ai cittadini e alle cooperative agricole che hanno messo a disposizione i mezzi. “Da subito lo Stato lo abbiamo sentito presente – ha detto Caci –  Perché già dalla domenica pomeriggio avevamo transennato e messo in atto il piano di evacuazione della Marina, con accoglienza alla scuola media e presso le strutture alberghiere”. Grazie al generale Scala è arrivato l’esercito a dare man forte ai soccorsi. “Fondamentale – ha detto Caci – l’intervento della Guardia costiera per il recupero delle imbarcazioni e il controllo di tutta la costa, per questo ringrazio i comandanti Vella, Di Gioia e Alessandro”. Il primo cittadino castrense ha annunciato l’arrivo dei primi stanziamenti economici a Montalto già a partire dalunedì. Caci ha anche confermato l’ok della Regione alla richiesta di calamità naturale.  Previsti 2 milioni per il 2012 e 13 milioni per il 2013. Il primo cittadino ha anche chiesto aiuto alle banche locali per salvaguardare le priorità  come le attività lavorative, commerciali e le prime case coinvolte nell’alluvione. «Abbiamo avuto un incontro con le banche – ha spiegato Caci- che sono disponibili a concedere i mutui che i richiedenti inizieranno a pagare tra due anni, con una quota di interesse a carico del Comune».Venerdì si è già svolto un primo incontro con i pescatori in tal senso. “L’amministrazione comunale – ha inoltre detto Caci – ha avviato le richieste per abbattere le quote Imu per chi è stato colpito dal maltempo”. Intanto prosegue anche nei prossimi giorni  il lavoro dei volontari della Protezione civile di Alessandro Maietto, ma non solo. In questa settimana solo della Protezione civile sono intervenute 15 squadre di volontari. Solo oggi a Montato c’erano 27 squadre Prociv: almeno 100 volontari, tra Montalto e zone limitrofe che hanno lavorato per giorni senza interruzione per rendere le strade percorribili e svuotare le abitazione allagate, preparare i pasti e mettersi a disposizione di ogni emergenza. Per fare altri numeri: oltre 500 sono stati gli interventi alla Marina tra Vigili del fuoco e Protezione civile, con uno spiegamento di forze di oltre 150 uomini. L’esercito è intervenuto con 70 soldati ancora al lavoro con le ruspe per ripristinare le strade e togliere il fango e la mobilia dalle abitazioni. «Abbiamo fatto sistema per dare una risposta in termini di efficacia e di efficienza. E’ stato necessario l’intervento di un grosso escavatore”,  ha detto Antonino Corsini, dei Vigili del fuoco di Viterbo che ha illustrato il vasto territorio interessato dalla calamità annunciando che ci vorranno ancora settimane prima che si ritorni alla normalità. “Ben 400 millimetri d’acqua sono caduti in una sola notte”, ha sottolineato. E’ stata invece di 1.500 metri cubi al secondo la portata d’acqua che l’invaso della centralina idroelettrica di Vulci ha registrato durante l’arrivo della piena. L’acqua ha superato le paratie della diga travolgendo tutto quello che ha incontrato”.  Intanto i proprietari della case, alla Marina, sono con le mani nei capelli, costretti a buttare mobili, elettrodomestici e ogni bene di valore ma anche affettivo. Un lavoro di ripulitura che dura ormai da giorni e che non sembra trovare la fine. Il sottosuolo continua a riportare in superficie acqua e i locali ogni mattina tornano a riempirsi. C’è chi chiede aiuti al Comune: “Ci auguriamo che qualcuno ci venga incontro perché la perdita economica è gravissima”, raccontano alcuni. I volontari e la polizia locale continuano a provvedere allo smaltimento di tutti gli ingombranti, ma ancora lungo le strade della Marina sostano cumuli di oggetti ormai solo destinati alla discarica. (a.r.)