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    Amministrazione
    26 Novembre 2012
    Parco di Vulci: lavori per il museo

    MONTALTO – La storia dei territori in un unico progetto: quello di chiudere la filiera con lo scopo di aumentare il turismo tra i Comuni di Montalto di Castro e Canino. Se ne è discusso nei giorni scorsi presso la sala consiliare del Comune di Montalto con il Sindaco Sergio Caci, il primo cittadino di Canino Mauro Pucci, l’assessore provinciale alle politiche sociali Paolo Bianchini, il direttore dell’accademia delle Belle Arti Luigi Sepiacci e la Soprintendente per i beni archeologici dell’Etruria meridionale Alfonsina Russo. «Stiamo andando avanti per concludere al più presto la realizzazione del museo archeologico presso la struttura di San Sisto – afferma il sindaco Sergio Caci- nel nostro Comune si concluderà così la filiera scavo-restauro-esposizione». Nel laboratorio di restauro sono infatti al lavoro studenti e personale qualificato per ridare splendore ai reperti archeologici rinvenuti negli scavi del Parco di Vulci. «La Regione Lazio –continua il Sindaco- è molto attenta e interessata al nostro laboratorio, nell’ottica di creare occupazione con bandi sulla formazione al lavoro: proprio per questo il prossimo 3 dicembre l’assessore regionale Zezza ci farà visita». Dopo aver ringraziato il Sindaco Caci per aver subito e con prontezza prolungato la convenzione con l’accademia, il direttore Luigi Sepiacci ha ricordato come la collaborazione con il Comune di Montalto sia arrivata con successo al quarto anno consecutivo: «L’importanza di questa scuola – spiega Sepiacci- è tale da far si che ad oggi gli studenti escano con un diploma di importanza pari alla laurea». La cerimonia si è infine conclusa con l’intervento della Soprintendente per i beni archeologici dell’Etruria meridionale Alfonsina Russo che ha sottolineato, come fatto in precedenza dal sindaco Caci, l’importanza della filiera che si sta creando a Montalto: «Bisogna che il museo che sta per nascere a san Sisto sia innovativo. Occorre dunque che accanto all’esposizione dei reperti venga trasmessa al visitatore anche la storia che gira intorno ad essi. Stessa cosa per il museo di S. Francesco a Canino: l’obiettivo deve essere quello di dare lavoro ai nostri giovani, facendo si che essi rimango impiegati nel loro territorio contribuendone alla crescita».