CIVITAVECCHIA – Ultimo giorno da commissario per il direttore sanitario della Asl RmF Giuseppe Quintavalle. Domani infatti scade l’incarico anche se, nel frattempo, dalla Regione non è arrivata alcuna nomina ufficiale sul suo sostituto. Si parla da settimane dell’attuale direttore della Asl Rm A Riccioni, ma ancora nulla di fatto. «Ma è una cosa inconcepibile – ha tuonato il sindaco Pietro Tidei ad apertura della conferenza sulla sanità di oggi – ho reclamato una nomina urgente al commissario regionale della sanità Bondi». A lui il primo cittadino ha anche illustrato il disagio dell’azienda dal punto di vista del personale. Ci sono 154 precari e 19 cococo che a fine dicembre rischiano di andare a casa. «Se non vengono rinnovati i contratti – ha aggiunto Tidei – l’ospedale è in ginocchio». Oculistica, ginecologia, radiologia, l’Spdc, veterinaria, il dipartimento di prevenzione, il pronto soccorso: sono tutti settori che, in questi anni, si sono fondati proprio sul lavoro dei precari. E questo nonostante il ‘‘salto di qualità’’ ed il risanamento infrastrutturale del San Paolo avvenuto in questi anni, con reparti riqualificati e ristrutturati ed un miglioramento della qualità dei servizi. Tutto questo è stato sottolineato anche dal direttore sanitario Quintavalle che ha ringraziato proprio i precari, mai considerati tali, tracciando un bilancio positivo dell’azione amministrativa di questi anni, sotto la guida proprio della squadra composta da Squarcione, Risso e Quintavalle. «A questo però si aggiunge – ha sottolineato – la necessità di riorganizzare i servizi in base al decreto 80 con l’atto aziendale da chiudere entro il 31 dicembre e con incertezze ancora sull’ospedale di Bracciano». Alla fine dell’assemblea i sindaci, seppur pochi rispetto a quelli dei comuni della RmF, hanno votato all’uninimità una lettera da inviare immediatamente a Bondi per chiedere un incontro urgente e discutere di tre questioni: il deficit di personale già sottostimato di 500 unità, i precari ed il nuovo commimssario la cui carica è vacante.
Sanità
29 Novembre 2012
«Asl, situazione intollerabile»