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    Sanità
    19 Dicembre 2012
    San Paolo, ridotta l’attività operatoria

    CIVITAVECCHIA – Nuova tegola sull’ospedale San Paolo. In questi giorni, infatti, è stata notevolmente ridotta l’attività operatoria: e così sarà almeno fino al 31 dicembre prossimo, secondo i ‘‘rumors’’ interni al nosocomio cittadino. Alla carenza cronica di personale, infatti, si sarebbe aggiunto il trasferimento di alcuni anestesisti, in emergenza, all’ospedale Padre Pio di Bracciano, su cui ancora pende l’ipotesi di ridimensionamento e chiusura. Lunedì sarebbe stata bloccata l’attività di chirurgia e chirurgia vascolare. Ad oggi, a quanto pare, sulle tre sale operatorie che dovrebbero essere in funzione – anche se alla fine ne sono operative due – soltanto una continua a svolgere attività operatoria. «Questa direzione – ha tenuto a precisare però il neo commissario Camillo Riccioni – non ha disposto alcuna chiusura delle attività chirurgiche». E fa riferimento ad un incontro con le organizzazioni sindacali di categoria di venerdì scorso «nel corso del quale – ha spiegato – è stata chiesta la massima disponibilità da parte di tutti gli operatori sanitari per superare questi giorni di difficoltà e garantire in primo luogo i servizi essenziali in tutte le strutture ospedaliere». Il commissario della Asl ha poi smentito di aver mai espresso giudizi poco lusinghieri sui temi dell’organizzazione e sui singoli professionisti. «In quell’incontro – ha aggiunto – è stata invece sottolineata la necessità di considerare le risorse umane un ‘‘valore complessivo’’ della Asl RmF e non un bene esclusivo delle singole strutture, soprattutto in un periodo di carenza organica come questo. E’ allo studio una convenzione quadro con altre Aziende Sanitarie pubbliche, per integrare gli organici delle discipline più carenti di medici, in tempi molto rapidi, al fine di riportare l’attività medica e chirurgica su livelli quali-quantitativi in linea con gli standard regionali e nazionali».